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In arrivo i commissari, oltre 200 Comuni senza bilancio

Sono soltanto 63 i Comuni siciliani (al 22 marzo 2024, ndr) che hanno approvato il bilancio di previsione 2024/2026. Per gli oltre 200 rimasti senza, è stato avviato il procedimento per la nomina del commissari straordinari che andranno a rimettere in ordine i conti. Quindi, potranno, qualora avessero effettivamente approvato l’atto nei tempi di legge, comunicare gli estremi delle deliberazioni consiliari di adozione del bilancio di previsione per il triennio. La comunicazione deve avvenire esclusivamente tramite posta elettronica certificata, all’indirizzo istituzionale del dipartimento regionale delle autonomie locali. Andranno fornite tutte le informazioni relative al ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, o la dichiarazione di dissesto finanziario. Nel caso in cui tale comunicazione non avverrà nei termini previsti dalla legge, verranno nominati i commissari ad acta per lo svolgimento dell’azione sostitutiva, in modo da andare a colmare il vuoto amministrativo.

Il bilancio di previsione va approvato entro il 31 dicembre

La scadenza per l’approvazione era fissata al 31 dicembre dell’anno scorso, poi prorogata al 15 marzo con decreto dal ministero dell’Interno, ma soltanto per gli enti locali “effettivamente impossibilitati ad approvare il bilancio per le motivazioni addotte nei decreti ministeriali”. Di conseguenza, la delibera consiliare di approvazione del bilancio di previsione 2024-26 oltre il 31 dicembre 2023 non potrà semplicemente limitarsi a riportare gli estremi del decreto del ministero dell’Interno di rinvio ma anche specificare come e perché l’ente è interessato dalle motivazioni riportate nel decreto. I Comuni, quindi “possono indicare le motivazioni che non hanno consentito l’approvazione del bilancio nei termini nella deliberazione consiliare di approvazione del bilancio di previsione”.

Il bilancio di previsione strumento fondamentale

Gli enti locali deliberano annualmente il bilancio di previsione finanziario riferito ad almeno un triennio, comprendente le previsioni di competenza e di cassa del primo esercizio del periodo considerato e le previsioni di competenza degli esercizi successivi. Tale documento ha il compito di dare autorizzazione all’inizio di ogni anno delle spese che i singoli assessorati potranno sostenere e garantire le adeguate coperture finanziarie attraverso la programmazione delle entrate. La normativa che disciplina il bilancio previsionale per gli enti locali è il decreto legislativo n. 267/200, meglio conosciuto come “Testo unico degli enti locali”, che va a specificare le modalità e i tempi per l’emissione e gestione di tali atti, preparati dalla Giunta e poi approvati in Consiglio comunale.