“Non ci sono evidenze di una regia occulta che lega i roghi scoppiati in varie regioni d’Italia”.
Lo ha detto ieri la ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, rispondendo alle domande dei giornalisti, a Palermo, al termine del comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza.
“Certamente – ha aggiunto – occorre una cultura volta a preservare l’ambiente e il territorio”.
Gli interventi della flotta aereo dello Stato
E quella di Ferragosto è stata ancora una giornata “estremamente impegnativa” per gli equipaggi dei Canadair e degli elicotteri della flotta aerea dello Stato, coordinati dal Dipartimento della Protezione Civile, impegnati nelle operazioni di spegnimento dei numerosi incendi boschivi: 44 le richieste di concorso aereo ricevute dal Centro operativo aereo unificato del Dipartimento, di cui 10 dal Lazio, 9 dalla Calabria, 7 dalla Sicilia, 6 dalla Campania, 4 dal Molise, 3 dalla Basilicata, 2 dall’Abruzzo, una ciascuna da Toscana, Umbria e Liguria.
Funziona il meccanismo nazionale
Funziona, insomma, il meccanismo nazionale sull’emergenza incendi, come ha sottolineato ieri anche il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci che ha accolto nel Palazzo d’ Orlèans il capo della protezione civile nazionale Fabrizio Curcio.
Musumeci e Curcio ringraziano volontari
Insieme hanno incontrato e ringraziato una quarantina di operatori, in rappresentanza delle sette colonne mobili provenienti da fuori regione e delle organizzazioni di volontariato siciliane più rappresentative nell’attività di spegnimento incendi.
Era presente anche il direttore generale del dipartimento della protezione civile regionale, Salvatore Cocina.
“Ho voluto ringraziare le squadre accorse da diverse parti d’Italia per sostenere il nostro personale nella lotta all’infernale fronte degli incendi – ha detto Musumeci – ma un sincero ringraziamento va anche alle risorse umane regionali della forestale, della protezione civile, agli amministrativi e ai funzionari, ai sindaci. A tutti coloro che sono riusciti a fare rete affinché i danni di una calamità, che non si conosceva in queste dimensioni, potessero essere contenuti. Facciamo esperienza per il futuro. Stanno cambiando il clima e i comportamenti dell’uomo. Perciò dobbiamo sederci attorno a un tavolo, Regione e Stato, e capire cosa serve”.
“Noi – ha concluso il governatore – faremo la nostra parte in termini finanziari e di organizzazione interna. Ma serve l’intervento di Roma”.
Riflessione sulla difesa del bosco
“Grazie a chi è venuto da fuori – ha aggiunto Curcio – così come ai siciliani che sono andati in altre parti d’Italia in differenti occasioni di bisogno. Alla luce delle emergenze in corso è necessario approfondire una riflessione sulla formazione del volontariato, su come affrontare la difesa del bosco, ma anche accrescere le occasioni di gemellaggio e favorire la contaminazione di diverse esperienze. Sono fiducioso e faremo quanto necessario perché tutto questo avvenga”.
Incendio minaccia agriturismo a Niscemi
E proprio ieri un incendio ha bruciato cinquanta ettari di terreno con frutteto, macchia mediterranea e parte di un boschetto a Niscemi, nel Nisseno, minacciando un agriturismo sulla Strada Provinciale 227.
Nella struttura erano presenti diverse persone che stavano festeggiando il Ferragosto.
Grazie ai vigili del fuoco, intervenuti con squadre da Caltanissetta, Gela e un elicottero Falco 08, il fronte di fuoco è stato fermato.
L’agriturismo, che in un primo tempo doveva essere evacuato, è stato risparmiato dalle fiamme.
Le operazioni di spegnimento sono state complicate dal vento e delle alte temperature.