Lavoro

Travolto da una lastra d’acciaio da mezza tonnellata, operaio grave e scatta lo sciopero

Ancona chiama, Palermo risponde: due ore di sciopero a fine turno oggi nello stabilimento del Cantiere navale di Palermo in segno di solidarietà all’operaio di Ancona rimasto ferito gravemente in un drammatico incidente sul lavoro.

Al momento l’operaio, travolto da una lastra d’acciaio da mezza tonnellata circa mentre lavorava, starebbe lottando tra la vita e la morte. Lo sciopero, indetto dalle sigle sindacali di tutti gli stabilimenti Fincantieri d’Italia, è attivo a livello nazionale.

L’incidente sul lavoro ad Ancona e lo sciopero nazionale

“È inammissibile che ancora nel nostro Paese avvengano infortuni sul lavoro in una sequenza continua e drammatica. Diciamo basta”, dichiarano il segretario generale Fiom Cgil Palermo, Francesco Foti, e le Rsu Fiom di Fincantieri, Serafino Biondo e Giancarlo Macchiarella.

L’incidente di Ancona è solo una goccia in un enorme vaso di drammi e tragedie. Serve cambiare le cose e lo sciopero nazionale di oggi intende proprio portare le istanze dei lavoratori alle autorità: “Serve assolutamente un cambio di marcia per garantire la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro, incrementando le leggi che evidentemente sono ancora insufficienti a evitare infortuni, potenziando gli investimenti sulla formazione e, soprattutto, intensificando i controlli da parte degli enti preposti”.

“La salvaguardia della vita di ogni lavoratore, specie se esposto in un lavoro a rischio, deve essere un dovere per lo Stato e le imprese”, concludono i sindacalisti.

La tragedia a Catania

E discutendo di tragedie e incidenti non si può evitare di menzionare l’ennesima disgrazia avvenuta in Sicilia nelle ultime ore. A Catania, un uomo di 38 anni – Francesco Castiglione – è morto dopo essere caduto da un’impalcatura in via Acquicella Porto.

Pare che la vittima si stesse occupando della ristrutturazione dell’abitazione del figlio. Inutili i soccorsi.

Immagine di repertorio