Palermo è una delle città dove si risparmia meno per fare la spesa e il caro vita pesa di più: è quanto rivela l’indagine supermercati 2023 di Altroconsumo, che posiziona il capoluogo regionale in fondo alla classifica delle città dove si spende meno.
E Palermo è in “buona” compagnia: anche un’altra città siciliana rientra infatti nelle ultime 5 posizioni ed è Messina.
Savona, Aosta, Messina, Ascoli, Pesaro, Sassari e Palermo – si leggere nel report di Altroconsumo, che prende in considerazione oltre 1.200 punti vendita in 67 città italiane – sarebbero le città “in cui si spenderebbe di più nel negozio meno caro” (preso in considerazione dall’indagine, ovviamente), con una spesa minima di 6.700-6.900 annui.
Altroconsumo specifica: “Nel Nord-Est ci sono maggiori possibilità di risparmio tra un super e l’altro. Al Sud e al Centro, però, la spesa è spesso più bassa della media nazionale”. In città come Vicenza, Venezia,
Rovigo, Cremona, Verona, Mantova, Modena e Padova, in un anno si può risparmiare dal 16 al 25% (fino a 1.931 euro l’anno), contro l’1-4% delle città in fondo alla classifica (comprese Messina e Palermo), con una possibilità di risparmio al supermercato che si aggira intorno ai 280 euro annui.
Nello specifico, in base a quanto emerso nell’indagine supermercati 2023, a Palermo il risparmio massimo sarebbe di 219 euro (per i punti vendita considerati); a Messina, il risparmio massimo sarebbe di 134 euro. Va leggermente meglio a Catania, dove il risparmio massimo raggiungerebbe i 339 euro annui. Le altre città siciliane non sono considerate nel report “Indagine Supermercati 2023”.
L’indagine di Altroconsumo indica le città dove si risparmia di più, ma anche i punti vendita e le catene meno care. Tendenzialmente tutte le catene prese in considerazione dal report (35 in tutto) presentano aumenti di prezzi rispetto al 2022 (+12,6% in media), principalmente a causa dell’inflazione. I rincari hanno riguardato per lo più la grande distribuzione (15% in media), meno i supermercati (12%) e gli ipermercati (+11%).
“Nonostante i forti rincari, i discount rappresentano ancora la scelta più economica in termini assoluti”, si legge in “Indagine Supermercati 2023”. La catena con i prezzi più bassi (indice 100) è Famila Superstore.
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