Inflazione galoppante e un rincaro della spesa annua per famiglia che supera ampiamente i mille euro. Questo il risultato dell’analisi dei dati forniti dall’Istat, elaborati dall’Unione nazionale consumatori. Sono 4 le città siciliane che superano l’inflazione media nazionale: Palermo raggiunge la quota del 6,2%, con un rincaro di 1231 euro nel 2023: Catania si ferma poco prima, al 5,8%, e una spesa di 1151 euro. Si risale a Messina, che raggiunge il 6% di inflazione, e un rincaro della spesa di 1144 euro. In ultimo, Siracusa, al 5,8%, e una spesa di 1106 euro.
Si tratta, nella pratica, quasi di uno stipendio andato perso in un solo anno. E neanche le città più “economiche” possono veramente considerarsi tali. Nella parte bassa della classifica stilata dall’Unc, Trapani, al 4,8%, e Caltanissetta, entrambe con una spesa di poco inferiore ai mille euro. La media nazionale si ferma al 5,7%.
“Per quanto riguarda l’inflazione media nel suo complesso, il +5,7% significa che nel 2023 una coppia con due figli ha speso 1734 euro in più rispetto al 2022, di cui 180 per abitazione, elettricità e combustibili, 182 per trasporti, 804 per mangiare e bere. Per una coppia con un figlio, la spesa aggiuntiva avuta nel 2023 è pari a 1593 euro, 729 solo per cibo e bevande. In media per una famiglia italiana il rincaro dello scorso anno è di 1251 euro, 578 per nutrirsi e dissetarsi.
Il primato spetta ancora una volta alle famiglie numerose con più di 3 figli con una mazzata rispetto al 2022 pari a 1968 euro” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unc. Interessante come, nonostante il trimestre antinflazione, i prezzi dei prodotti alimentari e bevande analcoliche, invece di scendere di prezzo sono addirittura saliti rispetto a novembre 2023, dopo che erano già rincarati su ottobre.
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Palermo, in termini percentuali, si affianca a Milano, in testa alla classifica delle città più care del 2023; il 6,1% milanese si traduce nella maggior spesa aggiuntiva annua, per una famiglia media, di 1656 euro in più rispetto al 2022. Medaglia d’argento per Varese, +6%, con un incremento di spesa sul 2022 di 1582 euro a famiglia. Sul gradino più basso del podio Bolzano, con +5,8% e dove una famiglia tipo ha avuto nel 2023 una spesa supplementare pari a 1541 euro annui. Sull’altro fronte della classifica, la città più virtuosa è Potenza, con l’inflazione più bassa d’Italia (+3,7%) e dove in media si sono spesi “soltanto” 731 euro in più nel corso del 2023. Al secondo posto Catanzaro, con una spesa di 822 euro e una percentuale del +4,4%. Medaglia di bronzo Reggio Calabria, terza sia per inflazione, al +4,5%, che per spesa, che si ferma a 840 euro.