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Influenza, la Sicilia tra le dieci regioni con più vaccini, campagne anticipate

Campagne anticipate, che iniziano tra l’uno e il 15 ottobre, e incrementi percentuali nell’acquisto dei vaccini fino a tre cifre.

Così le Regioni si sono attrezzate per combattere l’epidemia influenzale, una sfida ancora più importante in tempi di Covid-19.

A fare il punto è una indagine civica di Cittadinanzattiva, a cui però hanno risposto solo dieci regioni.

L’associazione ha ricevuto risposte, oltre che dalla Sicilia, da Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Puglia, Toscana, Umbria e Val d’Aosta.

Vi sono regioni che mostrano incrementi di dosi notevoli come il Lazio + 112%, la Puglia 320%, la Sicilia, 65%, la Toscana 68%, mentre altre mostrano incrementi meno marcati come la Campania +20% e l’Emilia che comunque prevede un possibile ulteriore 20%.

In tutte le regioni l’avvio della campagna vaccinale è prevista tra il primo e il 15 ottobre, e in molti casi sarà estesa fino al 31 gennaio 2020, in linea con quanto suggerito dalla Circolare Ministeriale.

In merito alle misure per fronteggiare una possibile carenza per i soggetti non a rischio le regioni hanno risposto che avvieranno le misure previste dall’Intesa siglata tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano che prevede l’impegno da parte delle Regioni di garantire una quota minima dell’1,5% di vaccini da redistribuire alle farmacie.

Diverse anche le misure scelte per agevolare l’accesso, dal coinvolgimento di medici di base e pediatri di famiglia alla scelta di auditorium e palazzetti per erogare le vaccinazioni rispettando il distanziamento.