“Questa gran butt… ci fa portare via le macchine”: questo sarebbe uno degli insulti sessisti rivolti a una rappresentante delle istituzioni, la sindaca di Termini Imerese Maria Terranova. Criticata e apostrofata negativamente per aver svolto il proprio lavoro ordinando un’operazione di bonifica e di ripristino del decoro cittadino.
La voce della politica è unanime: non è possibile ammettere comportamenti del genere nei confronti di una rappresentante delle istituzioni.
Tra i primi a esprimersi sulla vicenda degli insulti rivolti alla prima cittadina c’è il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla: “Esprimo la mia solidarietà alla sindaca di Termini Imerese, Maria Terranova, per l’ignobile offesa subìta in queste ore attraverso i social network. Un atto vile e intimidatorio che rende ancora più importante l’impegno per la legalità portato avanti da Terranova e da molti altri sindaci metropolitani che, come lei, ogni giorno operano per ridare dignità e futuro ai nostri territori”.
Anche Antonello Cracolici, presidente della commissione Antimafia all’Assemblea regionale siciliana e parlamentare regionale del Pd, si è espresso sulla vicenda: “Esprimo la mia solidarietà alla sindaca di Termini Imerese, Maria Terranova, apostrofata con insulti sessisti dopo un’operazione di bonifica e ripristino della legalità in un’area della sua città. Trovo vigliacco pensare di attaccare una donna che si impegna per la propria amministrazione con espressioni misogine e sessiste. Comportamenti come questi vanno isolati, se vogliamo un futuro migliore per i più giovani e per il nostro territorio”.
Anche dalla Regione Siciliana arrivano pesanti critiche nei confronti degli autori degli insulti. “Solidarietà e sostegno alla sindaca di Termini Imerese, Maria Terranova, oggetto di insulti sessisti sui social network. Questo attacco è figlio di quella subcultura misogina che ogni giorno con le nostre azioni ci sforziamo di contrastare”: sono le parole dell’assessore alle Autonomie locali della Regione siciliana, Andrea Messina, che, assieme alla presidente del Comitato unico di garanzia per le pari opportunità e la lotta alle discriminazioni della Regione, Giuseppina Ida Giuffrida, è impegnato in “un’azione costante di sensibilizzazione e di contrasto alle prevaricazioni e, in particolare, dei pregiudizi basati sul genere”.
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI
Nonostante gli insulti e le critiche, l’operato della sindaca di Termini Imerese non si ferma. Questo il post pubblicato nelle scorse ore sui social:
“Forse dovrei semplicemente fregarmene e lasciare certe parole confinate lì, nello schifo di chi le pronuncia.
Forse dovrei abituarmi (o rassegnarmi) all’idea che il mondo è fatto di persone splendide che emanano luce, ma anche di persone ignobili che infestano l’aria che respirano.
Forse dovrei provare a comprendere chi non si rende nemmeno conto di quanto sia inqualificabile il suo modo di agire.
Ma farei un torto a me stessa.
Farei un torto a chi quotidianamente lotta per un cancellare ogni forma di violenza.
Farei un torto a chi è convinto, giustamente, che mai a nessuno dovrebbe essere consentito violare, offendere e denigrare un’altra persona. Ancor più se donna.
Ho appena visto i video che girano sui social e segnalerò l’autore alle forze dell’ordine.
Mi scuso in anticipo per quello che sentirete. E per la cronaca, nessuna minaccia, nessuna offesa, fermerà mai la mia amministrazione e il mio desiderio di ripristinare la legalità. Di vivere nella legalità e per la legalità”.
Immagine di repertorio