Politica

“Terremoto” per Sud Chiama Nord, La Vardera rompe con De Luca: “Distanze siderali”

Una battuta su “quel che rimane di Sud chiama Nord”, Cateno De Luca l’aveva già ricevuta nel corso dell’ultima seduta di lavori d’aula all’Ars. Sabato la conferenza stampa a Messina in cui il leader di Sud chiama Nord si è detto disposto ad allearsi anche con la coalizione di centrodestra per poter essere il numero due della Regione alla prossima legislatura. Probabilmente la goccia che ha fatto traboccare il vaso per il parlamentare siciliano Ismaele La Vardera e che ha fatto perdere un altro deputato a Sud chiama Nord.

Un candidato “numero due”, Cateno De Luca, che alle prossime elezioni ci arriverà – se tutto andrà bene – con soli tre deputati all’Ars. Fondatore e leader De Luca incluso. Il sindaco di Taormina e capo partito aveva già perso lungo il sentiero il deputato di Sud chiama Nord Davide Vasta. Il sindaco di Riposto era stato dichiarato ineleggibile e il posto del parlamentare del partito di De Luca era così andato al primo dei non eletti Salvatore Giuffrida, quindi al gruppo della Democrazia Cristiana all’Ars che avrà ringraziato sentitamente.

Sud Chiama Nord, rottura insanabile tra La Vardera e De Luca

Oggi, a due giorni dall’intervento sulla conferenza stampa di De Luca in cui La Vardera aveva provocatoriamente affermato che il leader di Sud chiama Nord stava sicuramente scherzando su una possibile alleanza con “un centrodestra sponsor di questa maggioranza che sta portando la Sicilia alla deriva a cui stiamo assistendo”, Ismaele La Vardera ha annunciato la rottura con Cateno De Luca e la sua adesione al gruppo misto dell’Ars.

Una nuova ricomposizione, a metà corsa della XXIII legislatura del Parlamento più antico d’Europa, con adesso due nomi iscritti al gruppo misto, uno dei quali, solitario fino ad oggi, era l’ex forzista Gianfranco Miccichè. Come La Vardera, anche Miccichè ha lasciato il partito di cui è stato cofondatore. I segni della rottura c’erano, visibili in aula ed in parte esplicitati anche con la sottolineatura di La Vardera che sabato si era detto all’oscuro della conferenza stampa convocata da De Luca a Messina con l’uscita sulle future alleanze. La Vardera aveva infatti già nello stesso pomeriggio rassicurato i suoi elettori sulle scelte che avrebbe compiuto nel caso il partito dovesse prendere decisioni inaccettabili.

Le dichiarazioni: “Farò la mia traversata nel deserto”

Oggi l’annuncio della rottura per “distanze siderali” tra Ismaele La Vardera e Cateno De Luca. “Farò la mia traversata nel deserto. Non andrò in nessun partito di maggioranza, vado al gruppo misto. Ringrazio il movimento e Cateno De Luca, ma è giunto il momento che le nostre strade, almeno per il momento, si dividano”. Questo quanto ha subito chiarito La Vardera nell’annunciare la rottura al momento insanabile con Sud chiama Nord.

“Sabato scorso – spiega il vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia dell’Ars – ho capito quali sono i rapporti con il leader di Sud chiama Nord: niente dialogo e senza averne parlato prima, ha deciso con tutta la deputazione rimasta di tracciare il futuro del partito”. Il quesito che La Vardera si pone, e pone al suo consolidato elettorato, è chiaro ed esaustivo: “Come potrei non tenere conto delle affermazioni di Cateno: noi che oggi attacchiamo il governo regionale siamo pronti domani sederci con i partiti che oggi lo sostengono? E avrei detto lo stesso se al fianco di Schifani ci fossero stati il Partito Democratico ed il Movimento 5 Stelle”.

Una goccia ha fatto traboccare il vaso già colmo

Sabato, La Vardera aveva provato a lanciare la proposta di ricompattare l’opposizione e continuare a lavorare nel solco di quanto fatto da inizio legislatura, senza proporre alleanze con altre coalizioni o partiti. Dopo l’uscita di La Vardera, che seguiva di poche ore quella più a effetto di De Luca, si è evidentemente consumato uno scontro di vedute tra il numero due di Sud chiama Nord all’Ars e il resto del drappello di De Luca.

Di questo confronto fornisce uno spaccato lo stesso La Vardera: “Sono stato accusato di aver frainteso le parole di De Luca, ma riascoltando lui e anche le affermazioni di Francesco Gallo, parlamentare a Roma, non vedo altra interpretazione a quella che ho dato io ed anche i vari giornali. Per questo motivo, con un pizzico di commozione e affetto ho deciso di lasciare Sud chiama Nord e andare al gruppo misto. Ringrazio i validi collaboratori del gruppo, Cateno e tutti miei colleghi deputati”.

All’Assemblea Regionale Siciliana per il gruppo Sud chiama Nord rimangono adesso tre voti utili: il capogruppo Cateno De Luca, il segretario Giuseppe Lombardo e il deputato Matteo Sciotto, che probabilmente assumerà l’incarico di La Vardera quale vice capogruppo salvo intercambio con Lombardo.

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