Cultura

Jack & the Starlighters, in streaming come dal vivo

Jack & the Starlighters sono una band palermitana che nasce nel 2002. Oltre a Jack, al secolo Gioacchino Cottone frontman e voce solista, al basso c’è Dario Lo Giudice, alla chitarra solista e alle tastiere Danilo Mercadante mentre Fabrizio Pacera è il leader della batteria e delle percussioni.

La band ha in attivo oltre quattro mila concerti tra piazze, locali e apparizioni televisive ed è reduce dagli eventi in streaming che ha organizzato nello scorso mese di dicembre. I numeri sono stati impressionati: i loro show sono stati seguiti da un pubblico composto da oltre 15.000 persone. Con questi due show, ancora oggi visibili tramite smart tv, smarthphone, tablet e pc, la band ha voluto fare un regalo per le feste natalizie al loro pubblico.

Non contenti e, soprattutto, senza mai fermarsi sugli allori, domenica 17 gennaio alle 16:30, sul loro canale Facebook, è andato in diretta streaming il “Delivery streaming show” preannunciato come un vero e proprio show non solo musicale. Abbiamo raggiunto telefonicamente Gioacchino “Jack” Cottone per farci spiegare direttamente da lui di che cosa si è trattato.

Quello che abbiamo visto non è solo un concerto. Quando è nata l’idea?

“Il ‘Delivery streaming show’ è nato dall’idea di reinventarsi tramite quello che offre la nostra isola, la Sicilia. Nasce dalla collaborazione tra enti e imprenditori che hanno deciso di reinventarsi in questo periodo di pandemia che non permette di sviluppare rapporti sociali e di rapporto diretto con il proprio pubblico cercando di utilizzare al meglio quello che la tecnologia ci mette a disposizione oggi.

Sulla base di queste valutazioni ho deciso di cambiare il modo di proporre la propria musica, cosa oggi non ancora possibile, sviluppando un concerto musicale in streaming con tutti i crismi del live. La grande differenza rispetto ai concerti registrati è evidente. Un conto è guardare tramite DVD o in televisione uno show registrato anche di una grande band. Quello che manca è l’interazione, l’impossibilità per il pubblico di sentirsi parte di ciò che avviene. Oggi i social network ci permettono di creare una vera interazione tra il pubblico a casa e lo spettacolo. La bravura, ovviamente, sta nel trovare la giusta chiave di coinvolgimento tramite l’utilizzo dei social. Durante il live in un locale hai un rapporto diretto con il pubblico. Lo puoi guardare in faccia, sentirlo per poter trasformare il tuo show nel loro show. La sfida sta proprio qua, nel cercare di percepire attraverso l’interazione il sentire del tuo pubblico anche accettando le modifiche della scaletta con le richieste del pubblico che possono arrivare tramite la messaggistica. Bisogna utilizzare anche la percezione del proprio pubblico, del loro sentire e non porsi come un oggetto precostituito da consumare e basta. È chiaro che lo show deve acquisire una dinamicità diversa da quella che tipicamente ha all’interno dei locali o dei club. I tempi degli show trasmessi via streaming, ad esempio, debbono essere molto più serrati e ciò significa che i contenuti hanno bisogno di essere in continuo aggiornamento”.

La ricetta?

“È necessario uscire dagli schemi tradizionali. Il pubblico, ad esempio, lo puoi coinvolgere tramite gli sponsor che nel “Delivery streaming show” diventano protagonisti assieme alla band dell’evento”.

Ossia?

“Non si tratta di un messaggio promozionale che passa nel sottopancia o di un bannerino che spunta facendo “plig!”, ma permettendo anche a loro di interagire con il pubblico. Tramite una “conference call” realizzata con Zoom, durante lo show è stato possibile far giocare pubblico e, proprio grazie agli sponsor, fargli vincere dei premi come in un quiz televisivo. È stato condotto da Vassily Sortino, il giornalista che ci segue da anni e che si occupa del nostro ufficio stampa. Tutto questo per realizzare uno show omogeneo, dinamico e con un flusso potente e costante”.

Quanto dura lo show?

“Abbiamo pensato di realizzare una diretta della durata di 60-70 minuti, non oltre. In realtà questo ‘numero zero’ del 17 gennaio è durato circa 90 minuti ma dal prossimo saremo più rigorosi. Abbiamo scelto, inoltre, un orario strategico, visto che il pubblico sarà a casa. In questo preciso momento storico è necessario stare nelle proprie case il più possibile e il nostro primo obiettivo come artisti diventa proprio quello di aiutare la gente a rimanere volentieri a casa fornendogli un prodotto unico e irripetibile e permettergli quindi di divertirsi. Lo spettacolo non si può fermare e questa è un’occasione unica che non è possibile permettersi di perdere. Se l’artista crede in se stesso deve anche mettersi in gioco, costi quel che costi”.

Cosa è successo nello show del 17 gennaio?

“Innanzitutto c’è stata la musica suonata da Jack & the Starlighters, l’interazione con il pubblico tramite la messaggistica e il quiz che ha coinvolto il pubblico oltre alla presenza di alcuni ospiti. E’ stata approntata una vera e propria regia video con quattro camere, il suono è stato ripreso come se fosse un live per avere la maggiore qualità possibile e c’è stato un vero e proprio ‘panel’ per il quiz interattivo con il pubblico. Inoltre, come prevedeva il format, erano presenti come ospiti altri artisti che si sono esibiti e che hanno potuto proporre la loro musica. Altro elemento fondamentale è che abbiamo voluto raccontare, tramite la loro voce e presenza, le storie dei commercianti che hanno dovuto reinventarsi per permettergli di presentarsi al pubblico e di interagire direttamente con loro. Ovviamente tutta l’organizzazione ha tenuto conto della necessità del distanziamento sociale, dell’uso delle mascherine e di quanto è necessario in questo momento per tutelare tutti i partecipanti. Tutto è stato particolarmente curato anche per quanto riguarda il lato estetico. Non si può salire sul palco con le scarpe sporche perché è una mancanza di rispetto del pubblico”.

Lo show, andato in diretta streaming sulla pagina Facebook della band https://www.facebook.com/jack.starlighters il 17 gennaio, ha raggiunto un pubblico di oltre 5000 utenti. Potete ora vederlo e ascoltarlo anche su Qds.it

Roberto Greco