Jack & the Starlighters, in streaming come dal vivo - QdS

Jack & the Starlighters, in streaming come dal vivo

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Jack & the Starlighters, in streaming come dal vivo

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domenica 24 Gennaio 2021

La band decide di rimettersi in gioco cercando di sfruttare al meglio quello che la tecnologia oggi ci mette a disposizione per poter di nuovo raggiungere l’interazione con il pubblico.

Jack & the Starlighters sono una band palermitana che nasce
nel 2002. Oltre a Jack, al secolo Gioacchino Cottone frontman e voce solista, al
basso c’è Dario Lo Giudice, alla chitarra solista e alle tastiere Danilo
Mercadante mentre Fabrizio Pacera è il leader della batteria e delle
percussioni.

La band ha in attivo oltre quattro mila concerti tra piazze,
locali e apparizioni televisive ed è reduce dagli eventi in streaming che ha
organizzato nello scorso mese di dicembre. I numeri sono stati impressionati: i
loro show sono stati seguiti da un pubblico composto da oltre 15.000 persone.
Con questi due show, ancora oggi visibili tramite smart tv, smarthphone, tablet
e pc, la band ha voluto fare un regalo per le feste natalizie al loro pubblico.

Non contenti e, soprattutto, senza mai fermarsi sugli
allori, domenica 17 gennaio alle 16:30, sul loro canale Facebook, è andato in
diretta streaming il “Delivery streaming show” preannunciato come un vero e
proprio show non solo musicale. Abbiamo raggiunto telefonicamente Gioacchino “Jack”
Cottone per farci spiegare direttamente da lui di che cosa si è trattato.

Quello che abbiamo
visto non è solo un concerto. Quando è nata l’idea?

“Il ‘Delivery streaming show’ è nato dall’idea di
reinventarsi tramite quello che offre la nostra isola, la Sicilia. Nasce dalla
collaborazione tra enti e imprenditori che hanno deciso di reinventarsi in
questo periodo di pandemia che non permette di sviluppare rapporti sociali e di
rapporto diretto con il proprio pubblico cercando di utilizzare al meglio
quello che la tecnologia ci mette a disposizione oggi.

Sulla base di queste valutazioni ho deciso di cambiare il
modo di proporre la propria musica, cosa oggi non ancora possibile, sviluppando
un concerto musicale in streaming con tutti i crismi del live. La grande differenza
rispetto ai concerti registrati è evidente. Un conto è guardare tramite DVD o
in televisione uno show registrato anche di una grande band. Quello che manca è
l’interazione, l’impossibilità per il pubblico di sentirsi parte di ciò che
avviene. Oggi i social network ci permettono di creare una vera interazione tra
il pubblico a casa e lo spettacolo. La bravura, ovviamente, sta nel trovare la giusta
chiave di coinvolgimento tramite l’utilizzo dei social. Durante il live in un
locale hai un rapporto diretto con il pubblico. Lo puoi guardare in faccia,
sentirlo per poter trasformare il tuo show nel loro show. La sfida sta proprio
qua, nel cercare di percepire attraverso l’interazione il sentire del tuo
pubblico anche accettando le modifiche della scaletta con le richieste del
pubblico che possono arrivare tramite la messaggistica. Bisogna utilizzare
anche la percezione del proprio pubblico, del loro sentire e non porsi come un
oggetto precostituito da consumare e basta. È chiaro che lo show deve acquisire
una dinamicità diversa da quella che tipicamente ha all’interno dei locali o
dei club. I tempi degli show trasmessi via streaming, ad esempio, debbono
essere molto più serrati e ciò significa che i contenuti hanno bisogno di
essere in continuo aggiornamento”.

La ricetta?

“È necessario uscire dagli schemi tradizionali. Il pubblico,
ad esempio, lo puoi coinvolgere tramite gli sponsor che nel “Delivery streaming
show” diventano protagonisti assieme alla band dell’evento”.

Ossia?

“Non si tratta di un messaggio promozionale che passa nel
sottopancia o di un bannerino che spunta facendo “plig!”, ma permettendo anche
a loro di interagire con il pubblico. Tramite una “conference call” realizzata
con Zoom, durante lo show è stato possibile far giocare pubblico e, proprio grazie
agli sponsor, fargli vincere dei premi come in un quiz televisivo. È stato
condotto da Vassily Sortino, il giornalista che ci segue da anni e che si
occupa del nostro ufficio stampa. Tutto questo per realizzare uno show
omogeneo, dinamico e con un flusso potente e costante”.

Quanto dura lo show?

“Abbiamo pensato di realizzare una diretta della durata di
60-70 minuti, non oltre. In realtà questo ‘numero zero’ del 17 gennaio è durato
circa 90 minuti ma dal prossimo saremo più rigorosi. Abbiamo scelto, inoltre,
un orario strategico, visto che il pubblico sarà a casa. In questo preciso
momento storico è necessario stare nelle proprie case il più possibile e il
nostro primo obiettivo come artisti diventa proprio quello di aiutare la gente
a rimanere volentieri a casa fornendogli un prodotto unico e irripetibile e
permettergli quindi di divertirsi. Lo spettacolo non si può fermare e questa è
un’occasione unica che non è possibile permettersi di perdere. Se l’artista
crede in se stesso deve anche mettersi in gioco, costi quel che costi”.

Cosa è successo nello
show del 17 gennaio?

“Innanzitutto c’è stata la musica suonata da Jack & the
Starlighters, l’interazione con il pubblico tramite la messaggistica e il quiz
che ha coinvolto il pubblico oltre alla presenza di alcuni ospiti. E’ stata
approntata una vera e propria regia video con quattro camere, il suono è stato
ripreso come se fosse un live per avere la maggiore qualità possibile e c’è
stato un vero e proprio ‘panel’ per il quiz interattivo con il pubblico.
Inoltre, come prevedeva il format, erano presenti come ospiti altri artisti che
si sono esibiti e che hanno potuto proporre la loro musica. Altro elemento
fondamentale è che abbiamo voluto raccontare, tramite la loro voce e presenza,
le storie dei commercianti che hanno dovuto reinventarsi per permettergli di
presentarsi al pubblico e di interagire direttamente con loro. Ovviamente tutta
l’organizzazione ha tenuto conto della necessità del distanziamento sociale,
dell’uso delle mascherine e di quanto è necessario in questo momento per
tutelare tutti i partecipanti. Tutto è stato particolarmente curato anche per
quanto riguarda il lato estetico. Non si può salire sul palco con le scarpe
sporche perché è una mancanza di rispetto del pubblico”.

Lo show, andato in diretta streaming sulla pagina Facebook della band https://www.facebook.com/jack.starlighters
il 17 gennaio, ha raggiunto un pubblico di oltre 5000 utenti. Potete ora vederlo
e ascoltarlo anche su Qds.it

Roberto Greco

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