Perquisizioni in studi legali di Torino, Milano e Roma nell’ambito dell’inchiesta avviata dalla procura di Torino su presunte plusvalenze della Juventus. Secondo quando si apprende, l’attenzione degli investigatori riguarderebbe in questo caso la gestione degli stipendi di alcuni calciatori che durante la prima fase del Covid avrebbero rinunciato ad alcune mensilità mentre per la procura quegli stipendi sarebbero stati corrisposti successivamente e quindi il debito non sarebbe stato correttamente iscritto a bilancio.
In particolare, a quanto si apprende, sarebbe emersa l’esistenza di scritture private tra il club e i calciatori che avrebbe consentito alla società di registrare una riduzione dei costi nei bilanci 2020 e 2021 ma secondo l’accusa sarebbe stata omessa la rilevazione, livello patrimoniale, di una posizione debitoria.