Politica

La Lega Nord approda nel governo della Regione Siciliana

“È stata un’intensa giornata di lavoro, conclusasi con la disponibilità della Lega a entrare in Giunta, su mia richiesta: ne sono felice perché mi è stata vicina fin dalla mia candidatura”.

Con queste parole il governatore Nello Musumeci, al termine di un vertice di maggioranza protrattosi per ben cinque ore, ha reso noto l’ingresso della Lega Nord nel governo della Regione Siciliana.

Alla Lega Nord l’assessorato alla Cultura e Identità Siciliana

Alla Lega Nord andrà la guida dell’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana.

In Assemblea regionale il gruppo della Lega è costituito da tre parlamentari, Antonio Catalfamo, presidente del gruppo, la sua vice Marianna Caronia e Orazio Ragusa.

Pochi giorni fa i leghisti hanno perso il quarto deputato, Giovanni Bulla, tornato all’Udc.

Musumeci, “Dal centrodestra impulso alle riforme”

“Sono certo che, adesso – ha aggiunto Musumeci -, il centrodestra al completo saprà dare ulteriore impulso alle grandi riforme, in un rapporto sempre più sinergico tra Governo e Assemblea regionale, comprese le forze dell’opposizione che vorranno essere propositive. I siciliani hanno voglia di ricominciare e noi dobbiamo sapere interpretare, sempre meglio, il loro grande desiderio di uscire dall’incubo dell’epidemia e guardare al futuro con rinnovata speranza”.

Candiani, daremo una svolta alla Sicilia

“Durante il vertice – ha tenuto a sottolineare il segretario della Lega Nord in Sicilia, Stefano Candiani – si è parlato per almeno tre ore di programmi e di questioni amministrative e solamente un’ora delle responsabilità da assumere nella Giunta. Intendiamo imprimere una svolta nella sburocratizzazione della macchina regionale, attraverso l’assessorato, ma anche in tutte le questioni amministrative che si porranno: la priorità è affrontare le questioni che stanno a cuore ai cittadini in un momento così difficile per gli effetti del covid1-9”.

Miccichè, ora uno shock burocratico

“Sono contento che la Lega sia entrata nel governo Musumeci – ha commentato il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè – e spero che l’assessore ai Beni culturali, chiunque esso sarà, abbia il coraggio, e ne sono certo, di imprimere una svolta amministrativa, partendo dalle Sovrintendenze: ci sono diciottomila pratiche ferme. Vanno sbloccate di colpo, salvo verifiche successive. Valgono qualcosa come tre punti di Pil e in un momento in cui la Sicilia rischia di perdere dieci punti, mandando in fumo sette miliardi di euro. Non possiamo permetterci di stare fermi: serve un shock”.

Assessorato, Matteo Francilla in pole position

In pole position per il posto d’assessore regionale c’è Matteo Francilla, sindaco di Furci Siculo e punta di diamante a Messina del partito di Salvini: ma potrebbe spuntare fuori anche un tecnico d’area.

Dopo il sì all’ingresso nel governo Musumeci, la Lega sta ragionando sul nome da proporre al governatore per la delega ai Beni culturali e all’Identità siciliana.

Difficile, sussurrano negli ambienti del Carroccio, che si tratti di Orazio Ragusa, tra i più scalpitanti: per lui sarebbe stato più semplice se la delega fosse stata quella’ all’Agricoltura, su cui però Forza Italia ha posto il veto.

Il nome arriverà a breve, assicurano dalla Lega.