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La viabilità di scorrimento, i progetti e un nuovo skyline: Catania, occhi puntati su Ognina

Entro l’autunno. È cambiata nuovamente la data per l’apertura di una delle corsie della ormai famosa viabilità di scorrimento Rotolo-Ulisse, primo passo per la liberazione del lungomare di Catania dal traffico.

Viabilità di scorrimento: le novità

La corsia che dalla Crconvallazione etnea porta alla via del Rotolo, che avrebbe dovuto aprire prima dell’estate, è ancora interessata da alcuni lavori. Che, stando a quanto affermato dall’amministrazione comunale, dovrebbero terminare a breve dando così la possibilità di aprire l’arteria entro settembre. “La corsia che va da Ognina fino a via del Rotolo ha visto alcuni rallentamenti – confermano dalla direzione Lavori pubblici – ma abbiamo lavorato a lungo e abbiamo sbloccato la situazione. Attualmente stiamo procedendo al livellamento della strada; entro luglio, dovremmo procedere con la bitumazione e, successivamente, con omologazione e collaudo”.

Insomma, entro l’autunno parte della carreggiata potrebbe essere aperta al traffico: subito dopo di proseguirà con l’altra corsia.

Ognina, il cantiere

Fondamentale, per la ripresa dei lavori, è stato l’incontro tra il sindaco di Catania Enrico Trantino, il direttore dei Lavori pubblici del Comune, Fabio Finocchiaro e la ditta che sta eseguendo i lavori, la Castrovinci. Un incontro durante il quale i rappresentanti dell’amministrazione comunale avrebbero alzato la voce con la ditta minacciando addirittura la rescissione del contratto. Cosa che non dovrebbe accadere se, dopo gli ultimi intoppi e il lavoro per riavviare il cantiere, lo stesso non subirà ulteriori rallentamenti. “Siamo pronti a rivalerci sulla ditta – confermano da Palazzo degli Elefanti.

Secondo lotto: in corso verifiche

Nessuna novità, invece, per quanto riguarda l’altro lotto della viabilità di scorrimento, quello che va da piazza Europa a via del Rotolo. Per quanto riguarda questa tratta, i lavori sono in fase iniziale e si sta ancora procedendo alle verifiche per le procedure espropriative. “Sono ancora in corso le verifiche – confermano dal Comune di Catania – ma siamo nelle fasi finali e, a breve, saremo in grado di comunicare la data nella quale sarà pubblicato il bando di gara”.

L’apertura della corsia alle spalle del borgo di Ognina consentirà, anche se solo parzialmente, la liberazione dell’area dalle automobili. Un pallino del sindaco Trantino ma anche dell’assessore comunale con delega proprio ai Borghi marinari, Andrea Guzzardi.

“Consentirà al borgo di Ognina di respirare – afferma Guzzardi – potendo alleggerire il traffico sulla piazza Mancini Battaglia. Un’opera attesa anni – prosegue – che salutiamo con grande entusiasmo e che ci agevolerà nel lavoro di riqualificazione del borgo”.

Ognina: i progetti per il borgo marinaro

Sul quale insistono molti progetti, come la riqualificazione della piazza antistante la chiesetta – che ha suscitato qualche polemica tra i residenti – oltre che iniziative da parte di privati, come la realizzazione della Torre Zefiro, un palazzo di 16 piani ultramoderno e realizzato con tecniche ecosostenibili e antisismiche. Anche in questo caso accompagnato dalle polemiche.

E sul quale saranno investiti altri soldi, in attesa della demolizione del cavalcavia, che potrà avvenire solo a viabilità di scorrimento completata.

La riqualificazione del molo di Ognina

Ma i progetti per il borgo non finiscono qui: l’assessore Guzzardi annuncia un finanziamento di 250 mila euro – e altri 250 mila euro saranno destinati al borgo marinaro di San Giovanni Li Cuti – per la riqualificazione del molo. “Sono fondi regionali – spiega l’esponente politico – e serviranno a riqualificare i moli. Non solo – continua – il primo passo che faremo insieme agli uffici competenti sarà iscrivere sia San Giovanni dei Cuti che Ognina nel portale dei borghi marinari che ha voluto l’assessore Sammartino. Questo ci darà la possibilità di accedere ad alcuni fondi e finanziamenti per organizzare iniziative culturali, manifestazioni e fare dei borghi quello che sono: espressioni della cultura marinara e della nostra identità, da preservare e tramandare”. D’altronde, anche se si vede poco, Catania è una città sul mare.