TAORMINA (ME) – Approdare in Consiglio comunale entro l’anno, per poi passare in Giunta e, infine, affidare la procedura di bando all’Urega per essere finalmente pronti dalla prossima primavera. È questo l’ultimo cronoprogramma sull’introduzione della Zona a traffico limitato di Taormina, obiettivo prioritario per l’Amministrazione del sindaco Mario Bolognari, non più rimandabile dopo il primo rinvio della passata stagione estiva.
L’ambizioso e, per molti aspetti, rivoluzionario progetto di regolamentare il traffico veicolare nel centro storico con varchi elettronici, era stato presentato, infatti, nell’estate del 2018, poco dopo l’insediamento della nuova Giunta a Palazzo dei Giurati, con il proposito di realizzarlo l’anno successivo. Era stata denominata “Smart mobility management”, una Ztl a controllo intelligente, con il primario scopo di sopperire alla mancanza di vigili urbani e l’impossibilità di assumerne nuovi, con un costo di circa 1 milione e mezzo di euro da reperire tramite project financing, vista l’impossibilità di attingere dal bilancio comunale. Il progetto, basato su una proposta della Telereading – ditta specializzata nel settore – prevede la chiusura del centro storico, tra Porta Messina, Porta Catania, e lo snodo d’ingresso di Porta Pasquale, attraverso la collocazione di circa dieci varchi elettronici, con telecamere pronte a fotografare le targhe e segnalare l’infrazione di mezzi non autorizzati al passaggio. Sarà la stessa ditta gestore del sistema a produrre, inviare e riscuotere le multe (che andrebbero da 90 a 140 euro), e anche occuparsi delle rimozioni coattive.
Ad avere l’autorizzazione permanente al passaggio saranno i residenti, mentre ai turisti che dovranno raggiungere sistemazioni in centro con parcheggio (a cura degli albergatori la segnalazione delle targhe), saranno attivati dei passaggi a tempo. Idem per quelli con necessità dimostrate a poter transitare temporaneamente, con il sistema intelligente pronto a rilevare le infrazioni oltre il tempo limite singolarmente consentito. È il caso, per esempio, dei residenti del Comune di Castelmola che, per raggiungere la propria città, dovranno percorrere alcuni tratti della Ztl taorminese. Uno dei varchi sarà presente anche nella frazione balneare di Mazzeo, dove verranno collocati anche la metà dei seicento stalli a strisce blu previsti per dare supporto economico al finanziamento. In quest’ottica verranno riviste le aree riservate ai residenti, ai quali saranno garantiti almeno mille posti auto, di cui cento per disabili.
Adesso, oltre alla Telereading di Catania che ha in mano il progetto più idoneo, a contendersi la gestione della Ztl saranno la Tcn Telecomunicazioni di Milazzo e la Cannistraci Salvatore di Villafranca Tirrena. Quest’ultima, in particolare, aveva formalmente chiesto al responsabile del procedimento, il vice comandante della Polizia locale, Daniele Lo Presti, che la decisione venisse presa da una commissione esterna. Richiesta rigettata dalla casa municipale in quanto non sarebbe condizione vincolante. C’è la ferma volontà del sindaco di andare avanti e chiudere nel più breve tempo possibile la vicenda, per sperimentare i varchi dalla prossima primavera.
L’anno appena trascorso è servito, intanto, oltre a valutare le fattibilità progettuali, anche a pedonalizzare definitivamente il corso Umberto. Il salotto buono della città è stato precluso ai mezzi attraverso la collocazione di monoliti antiterrorismo, sotto gli archi di Porta Messina e Porta Catania, stando anche alle direttive post G7 dettate dalla Prefettura di Messina. Chiusura che ha già attivato le vie di fuga a varco a di via Timeo (dove esiste già una sbarra elettronica) per l’ingresso Nord, e di via Damiano Rosso per l’ingresso sud. Allo stesso tempo è stato ridefinito l’orario di carico e scarico, limitato dalle 5 alle 9 del mattino. Aspetto sul quale, però, ci si aspetta maggiore controllo e applicazione delle regole, perché i mezzi commerciali continuano a circolare anche fuori dall’orario consentito.
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