È ufficiale la fusione politica tra Roberto Lagalla, Raffaele Lombardo e Gianfranco Miccichè in vista delle prossime elezioni. L’obiettivo è quello di guardare al centro senza staccarsi dal centrodestra, ma con un sostegno più forte.
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Questo nuovo soggetto politico andrà incontro a un perfezionamento nelle prossime settimane: stando ai fondatori, infatti, a inizio 2025 arriveranno nome e simbolo.
“Ci prefiggiamo di competere per le prossime elezioni, sia provinciali sia regionali: su queste il nostro candidato, su cui siamo tutti d’accordo, è l’attuale presidente della Regione Renato Schifani”, sottolinea Lombardo. L’appuntamento è, dunque, finalizzato a ribadire il sostegno all’attuale governatore regionale, pronto a rinnovarsi in caso di ricandidatura a Palazzo d’Orleans. “In questo progetto politico convergono l’esperienza da segretario di Forza Italia di Miccichè, la nostra spinta autonomista e il civismo di Lagalla, sindaco della maggiore città in Italia governata dal centrodestra – afferma il leader dell’Mpa, -. Nell’ambito della coalizione questa mossa non è in alcun modo un aggredire, attaccare o competere, ma un modo per rafforzarci e dar vita a una formazione politica forte. Qualcosa di più organico, con nomi, cognomi e simbolo, ci sarà tra fine gennaio e inizio febbraio”.
Lagalla sottolinea come la fusione politica con Lombardo e Micciché nasca dalla volontà di “avviare un’esperienza comune in vista delle elezioni amministrative e regionali, tra realtà unite anche dal sostegno a Forza Italia nelle ultime elezioni europee. Questa esperienza andrà avanti nei prossimi mesi, faremo assemblee nelle varie province valutando le prossime mosse. Credo che questo sia una risposta comprensibile a uno spazio che si apre al centro nel momento in cui il Pd ha fatto scelte molto più radicali e il terzo polo ha mostrato le limitazioni di rappresentatività: non è un caso che all’interno di Lavoriamo per Palermo ci siano esponenti provenienti da quel mondo”.
Miccichè ribadisce il supporto all’ex collega di partito: “Quest’appuntamento non è un attacco a Schifani: io per primo ho chiesto la benevolenza da parte del presidente della Regione. Il patto federativo tra Lombardo e Tajani esiste da tempo, ma credo ci sia sempre stata la partecipazione di Schifani”. Per quanto riguarda gli obiettivi programmatici spiega, “il nome arriverà e alle prime elezioni disponibili ci presenteremo con una convention. Noi Moderati e Dc hanno lo stesso numero di telefono da sempre, mentre noi abbiamo un numero nuovo e credo potremo ulteriormente allargarci: d’altro canto non esiste competizione, perché se il centrosinistra rimane così il centrodestra ha spazi di crescita enormi”.