Sfiorato l’incidente questa mattina nel porto di Lampedusa. Protagonisti della vicenda sono stati il traghetto Galaxy ed il peschereccio arrivato dalla Libia con 348 migranti la scorsa notte e posto sotto sequestro agli ormeggi del porto commerciale dell’isola. Il vento di Libeccio ed il conseguente moto ondoso hanno liberato dagli ormeggi il barcone dei migranti che si è spostato di deriva verso la nave traghetto che proprio in quel momento effettuava la sua manovra di attracco.
La prontezza dell’equipaggio e del comandante della motonave hanno permesso di scampare la collisione interrompendo la manovra e mettendo i motori avanti tutta fino a sgomberare l’area. La barca non governata, che ricordiamo essere un peschereccio in ferro lungo 25 metri, pesante e robusto a sufficienza da causare danni anche ad una nave traghetto, è stata trascinata dalla corrente verso l’interno dell’area portuale.
Qui la paura ha invece colpito i proprietari delle imbarcazioni, più piccole e leggere, ormeggiate in porto e sulle quali si sarebbe potuto schiantare. Pochi minuti dopo l’incidente è giunta sul posto una motovedetta della Guardia Costiera, raggiunta ed assistita da una più piccola della Guardia di Finanza. Insieme, le autorità marittime sono riuscite a riprendere il controllo dell’imbarcazione vagante e riposizionarla in sicurezza. Sull’episodio ha espresso il proprio disappunto il sindaco di Lampedusa e Linosa, Filippo Mannino, che abbiamo intervistato subito dopo l’accaduto.