Ambiente

Lampedusa, gli ambientalisti contro l’indispensabile ponte

L’associazione ambientalista Mareamico si dichiara contraria alla realizzazione del progetto del ponte per collegare, a Lampedusa, il Porto vecchio con il Porto nuovo, “in un’area sottoposta a numerosi vincoli di tipo paesaggistico, ambientale ed anche archeologico”. L’Associazione, sottolineando come l’isola sia “vincolata da un piano paesaggistico giustamente restrittivo che non prevede e non può tollerare un’opera di tale impatto visivo”, ha annunciato di aver presentato “un esposto alle Autorità Competenti, al fine di accertare eventuali irregolarità”.

Il viadotto, lungo circa centotrenta metri, sostenuto da piloni, viene però giudicato in una relazione della Protezione civile, come ha sottolineato il sindaco di Lampedusa, “indispensabile per la sicurezza”.

“L’intervento su Cala Salina – ha ricordato Martello – era stato previsto già nel 2015 nell’ordinanza 39 del Cipe, durante la precedente amministrazione”.

“Attualmente – ha spiegato il Sindaco al Qds.it – per raggiungere il Porto vecchio da quello nuovo e viceversa l’unica strada percorribile è quella che attraversa il centro della nostra cittadina. Che, per esempio, nel periodo estivo, quando ci sono i turisti, è isola pedonale. Se, dunque, per una qualunque situazione di emergenza, dall’incendio al marrobbio (una repentina e imprevedibile variazione del livello del mare che si verifica in primavera e autunno e che ha spesso causato distruzioni e danneggiamenti delle imbarcazioni ormeggiate ndr), dei mezzi pesanti dovessero raggiungere uno dei due porti, ci sarebbero dei problemi seri”.

“Proprio per evitare questi problemi – ha aggiunto Martello – è nato il progetto di questo ponte, che, va ribadito, è lungo poco più di cento metri. Temo che gli ambientalisti non conoscano a fondo il progetto stesso. Non capisco, insomma, di cosa stiamo parlando, visto che siamo ancora in attesa del giudizio degli uffici preposti e già si pronunciano sentenze sui giornali senza conoscere a fondo la questione. Per questo risponderemo a breve con una nota dettagliata in maniera da fugare ogni dubbio nei cittadini”.

Il problema, insomma, sembra sia il dover scegliere tra la sicurezza dei cittadini e i vincoli paesaggistici.