migranti naufragio soccorso
Notte di sbarchi a Lampedusa dove, dopo il soccorso di cinque barchini, sono giunti 296 migranti. Durante tutta la giornata di domenica, gli approdi sono stati nove con un totale di 487 persone.
A intercettare e bloccare gli ultimi natanti sono state le motovedette di Frontex, della guardia costiera e della guardia di finanza. I natanti, con a bordo da un minimo di 43 a un massimo di 100 persone, stando alle dichiarazioni acquisite, sono salpati da Sabratah e Zuwara in Libia e da Sfax in Tunisia.
“Non pensavano di farcela – dicono dalla Ong – ed erano sicuri che di lì a poco sarebbero morti, invece non è stato così. Pregavano e piangevano, erano molto disidratati e pieni di ferite”. La nave della nave umanitaria era partita qualche giorno fa da Trapani, dopo che il 17 settembre scorso un’ispezione straordinaria ordinata dal ministero dei Trasporti si era conclusa con l’ordine di sbarcare le attrezzature per il soccorso che si trovavano a poppa della nave, sul ponte di coperta. Se la nave Mare Jonio non avesse ottemperato alla disposizione, sarebbe stato ritirato il certificato d’Idoneità, indispensabile per la navigazione. “I naufraghi che abbiamo soccorso ci hanno riferito che provengono da Zuara. in Libia – prosegue la Ong – A bordo i nostri medici si stanno occupando di loro”. Ieri la stessa nave aveva ricevuto una segnalazione dall’aereo Osprey2 di Frontex per una barca in ferro con circa 40 persone a bordo. La barca era “alla deriva col motore in avaria” e la Mare Jonio a 90 miglia di distanza, ovvero circa 10 ore di navigazione. La ong ha affermato di aver chiesto “un intervento immediato di soccorso da parte delle Autorita’ Italiane”. Proseguono, intanto, gli sbarchi sull’isola di Lampedusa dove in poche ore sono arrivati quasi 300 migranti, su diverse imbarcazioni. Già ieri erano arrivate oltre 400 persone. I migranti sono stati trasferiti all’hotspot.
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