Agrigento

Vigili del fuoco morti di cancro, radar sotto accusa a Lampedusa

LAMPEDUSA (AG) – Il sindacato Uil Pa ha dichiarato lo stato di agitazione a livello provinciale per i troppi vigili del fuoco ammalatisi di cancro nell’Isola. Secondo quanto sostenuto, i sospetti ricadrebbero su un radar installato dopo l’attacco missilistico libico del 1986 e rimasto attivo fino al 2001. Nel novembre 1986 venne installato, a Lampedusa, un radar General electric An-Fps-8, in dotazione alla 134° squadriglia dell’Aeronautica militare. Un sistema che ha lavorato a una frequenza compresa tra 1.280 e 1.380 megahertz e che risultava essere posizionato nelle immediate vicinanze (a meno di 500 metri) del distaccamento aeroportuale dei Vigili del fuoco. Nel 1998 la sala controllo di Lampedusa fu dismessa e la 134^ squadriglia assunse la configurazione di sensore remoto, con la contestuale dismissione del radar, successivamente sostituito da un altro radar, posizionato a una distanza decisamente maggiore.

A circa settanta vigili del fuoco in servizio al distaccamento, tra il 1986 e il 1998, sarebbero stati diagnosticati oltre venti casi di malattie oncologiche e cardiovascolari. A questi si aggiungerebbero ulteriori casi tra il personale di altri enti presenti all’interno dell’aeroporto. “È noto – ha detto il segretario della Uil di Agrigento, Gero Acquisto – il nostro impegno profuso nella lunga battaglia per la realizzazione della nuova caserma e la Confederazione di Agrigento è a sostegno della vertenza della categoria. Se esiste il sospetto che la scia di malattia dei lavoratori dipenda dalle onde elettromagnetiche di quel radar è necessario fare luce sulla questione”.

“La Uil – ha concluso – fortemente preoccupata, si limita a constatare l’incidenza dei casi e chiede a chi di competenza un’indagine epidemiologica che ne scopra le cause”. Nel frattempo, il Movimento 5 Stelle ha presentato un’interrogazione parlamentare sul caso. I grillini hanno chiesto al ministro della Salute se “sia a conoscenza” e “quali iniziative, per quanto di competenza, intenda intraprendere: se intende portare avanti l’indagine epidemiologica richiesta per chiarire eventuali nessi tra l’esposizione alle onde elettromagnetiche impiegate dal radar e i casi di diagnosi oncologiche e di malattie cardiovascolari riscontrate tra coloro che hanno prestato servizio”.

Il Quotidiano di Sicilia ha contattato il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, per capire il punto di vista del Comune: “Non siamo in grado di esprimerci – ha detto – vista la mancanza di un dato tecnico-scientifico, ma è bene che si approfondisca per avere una risposta certa sul caso. Con l’assessore al ramo stiamo vagliando quali possano essere le nostre competenze in merito e, dove possibile, approfondire per capire il vero nesso causale della problematica al fine di infondere serenità alla nostra comunità”