Catania

Lavori pubblici, Trantino: “Non perdere fondi strutturali”

CATANIA – Si è insediato da pochi giorni, ma ha già il tavolo pieno di documenti da analizzare il nuovo assessore ai Lavori pubblici del Comune di Catania. Enrico Trantino è un importante trait d’union con il governo regionale dato che fa parte dello stesso movimento del presidente Musumeci, Diventerà Bellissima. Anzi, ne è uno dei promotori.

Il nuovo assessore sta ancora facendo una ricognizione di ciò che è conservato negli uffici, ma ha già capito che la priorità per la città, in questo momento, sono i finanziamenti legati al Patto per Catania e al Patto per il Sud, così come i Programmi Pon. Potrebbero andare persi perché il governo nazionale intende fare un passo indietro sulle somme che aveva precedentemente stanziato revocando i finanziamenti a tutte le opere che entro il 31 dicembre non sono ancora dotate di progettazione esecutiva.

“Non ho ancora informazioni esaurienti tanto è vero che devo continuare con il monitoraggio. La cosa che a me sta più a cuore è verificare la condizione dei fondi strutturali che sono stati concessi a Catania e per i quali c’è da verificare se esiste un rischio di perdita di finanziamento”.

Abbiamo provato a chiedere quali sono in particolare i progetti a rischio, ma il neo assessore non si è sbilanciato. “La fase di ricognizione durerà ancora qualche giorno”, affermaTrantino. “Tra l’altro non sappiamo neanche che interpretazione poter dare allo schema di bilancio che in questo momento è all’esame del governo. È tutto un work in progress con tanti punti interrogativi anche perché poi bisogna vedere se questo Governo cade oppure no. Insomma è una situazione abbastanza ingarbugliata”.

La posta in gioco non è da poco. Stando a quanto pubblicato sul sito del governo nazionale Opencoesione, a proposto del Patto per Catania, nel ciclo di programmazione 2014-2020, si fa riferimento a 45 progetti per un totale di 128 milioni di euro di cui sono stati effettuati pagamenti per solo l’otto per cento, ovvero 9,6 milioni.

Perché i progetti possano tramutarsi in cantieri, inoltre, occorre che ci siano i progettisti e in questo versante il Capoluogo etneo è in grave difficoltà. Non solo il blocco delle assunzioni degli scorsi anni per il pre-dissesto, adesso che la città sta pagando le conseguenze del default le cose vanno ancora peggio. Non solo. Per potere procedere a nuove assunzioni è necessario il bilancio stabilmente riequilibrato, documento che è stato approvato dal Consiglio comunale solo pochissimi giorni fa. “C’è una penuria di dirigenti e ho riscontrato la presenza di collaboratori che fanno veramente i salti mortali per venirmi incontro però – afferma l’assessore Trantino – dobbiamo rimpinguare le forze. È una cosa che spero si possa fare a giorni”.

L’assessore Enrico Trantino ha parlato anche del grande progetto per Corso dei Martiri e se da una parte ha chiaramente detto che non è la priorità in questo momento, dall’altro lo ritiene un po’ anacronistico. “Sono certo che Corso dei Martiri si risolverà nei prossimi 72 anni”, dice scherzoso. “Non ne ho parlato con gli uffici perché non è tra le mie scadenze immediate, anche perché mi sono fatto una convinzione che devo ancora verificare: il fatto che qualunque accordo sia stato raggiunto in questo momento è anacronistico. Ai privati non interessa realizzare le cubature previste perché chi comprerebbe mai una casa lì?”, dichiara.