Messina

Le Isole Eolie rivendicano il diritto alla salute pubblica

MILAZZO (ME) – “Rivendichiamo il diritto alla salute pubblica e la risoluzione delle gravi carenze nei distretti sanitari di Barcellona, Lipari e Milazzo”. Con questo slogan alcuni giorni fa oltre un migliaio di cittadini, con i prima fila numerosi sindaci del comprensorio e dell’arcipelago eoliano.

I rappresentanti di associazioni e comitati e numerosi medici si sono ritrovati a Milazzo, in piazza Roma per chiedere il rispetto del diritto alla salute così come sancito anche dall’articolo 32 della Costituzione. I manifestanti hanno successivamente marciato in corteo lungo le vie del centro chiedendo il “potenziamento dei Distretti sanitari di Barcellona, Lipari e Milazzo” ormai ridotti ai minimi termini e “non più in grado di tutelare la salute dei cittadini” e garantire i livelli essenziali di assistenza previsti per legge. Nell’occasione, il Coordinamento Eolie Sanità e i quattro sindaci eoliani non hanno mancato di far sentire la loro voce, evidenziando le gravissime e pericolose carenze sanitarie nelle Isole Eolie in cui “Troppo spesso si rischia inutilmente la vita e si impongono enormi disagi a chi potrebbe curarsi in loco”.

La Regione sorda alle richieste di aiuto

“La gestione sanitaria su una piccola isola impone attenzioni e cure particolari. Il governo regionale – denuncia il Coordinamento – ad oggi rimane del tutto sordo alle richieste di aiuto e sembra prediligere il ricorso a soluzioni privatistiche, pericolosamente sbilanciate a continuo e pericoloso detrimento della sanità pubblica”. Nello specifico all’ospedale di Lipari che serve anche tutte le altre isole dell’arcipelago numerosi reparti negli ultimi anni sono stati chiusi e oggi mancano anche figure professionali fondamentali per la salute come un servizio di cardiologia h24 o quello di ortopedia dove un professionista presta servizio ambulatoriale soltanto un giorno a settimana.

Gravi carenze all’ospedale di Lipari

Inoltre mancano anche chirurghi e il servizio di pediatria è molto carente. Su queste carenze il primo cittadino di Lipari Riccardo Gullo pressa da tempo le autorità: “Ogni sindaco della zona ha già manifestato verso le autorità sanitarie lo stato di disagio in cui vivono le popolazioni per la mancanza delle prestazioni sanitarie. Recentemente abbiamo parlato col nuovo commissario dell’Asp 5 dei problemi legati all’impoverimento dei servizi dell’ospedale con una richiesta di incremento e riattivazione di servizi mancanti. Si parla dell’arrivo a Lipari di due medici argentini e speriamo che piano piano si lavori in questa direzione per dotare l’ospedale di Lipari di quelle professionalità fondamentali per garantire la salute pubblica”. Un capitolo a parte, per l’ospedale di Lipari, riguarda l’incremento del personale in vista della stagione estiva quando l’arcipelago vede aumentare esponenzialmente il numero di persone presenti sul territorio, specie nei mesi di luglio ed agosto, quando la popolazione presente raggiunge addirittura e talvolta supera le centomila presenze.

Le carenze della sanità isolana

Altro nodo sono anche i costi che d’estate si moltiplicano visti i numerosi servizi di elisoccorso che riguardano persone che con una assistenza adeguata sulle isole potrebbero essere evitati. Un esempio per tutti il caso dei numerosi soccorsi in elicottero per persone con fratture, che avrebbero soltanto bisogno di una visita sul posto di un ortopedico. Le carenze della sanità isolana, invece, impongono il lro trasporto in elisoccorso all’ospedale di Milazzo o in altri presidi dell’isola come Catania e Messina. Le rivendicazioni specifiche della manifestazione sono state numerose e sono già state oggetto di un’audizione tenutasi all’Ars in VI Commissione Sanità, nel giugno 2023.

In precedenza (agosto 2022) i 4 Comuni eoliani, riunitisi in uno Consiglio comunale congiunto, avevano approvato un documento unico sulla sanità stigmatizzandone le carenze. Intanto lo scorso 13 maggio il Commissario straordinario dell’Asp 5, Giuseppe Cuccì, ha raggiunto Lipari dove ha incontrato le autorità amministrative e il sindaco. Cuccì ha comunicato che si sta provvedendo – ma i tempi potrebbero essere piuttosto lunghi – a reclutare professionisti all’estero, oltre che a ricorrere ai medici di alto livello recentemente pensionati, per poter supplire alle carenze del personale medico e garantire gli specialisti necessari in chirurgia, pediatria, ortopedia e cardiologia. In dirittura di arrivo invece il Piano per il trasporto sicuro dei pazienti delle isole più piccole per far fronte alla cronica assenza di mezzi di soccorso adeguati.