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Minacce e una croce disegnata a mano in una lettera: solidarietà al procuratore Caramanna

Una lettera intimidatoria con minacce e una croce disegnata a mano per Claudia Caramanna, procuratore della Repubblica del Tribunale per i minorenni di Palermo.

Qualcuno – al momento ignoto – avrebbe recapitato negli scorsi giorni la lettera alla portineria dell’edificio in cui risiede Caramanna.

Le minacce al procuratore Caramanna

L’episodio è stato denunciato e sul caso sono in corso le indagini della polizia di Palermo per individuare il responsabile della brutta vicenda che ha interessato il procuratore Caramanna.

Tra gli ultimi casi trattati dal magistrato ci sarebbe quello relativo ad alcuni ragazzi le cui famiglie risulterebbero coinvolte nell’inchiesta Vento nel quartiere Zisa a Palermo. Al momento, però, non sembra esserci alcun nesso tra l’operazione e le minacce al procuratore Caramanna.

Solidarietà

Il primo a esprimere solidarietà al procuratore è stato il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla. “”Le minacce ricevute dal procuratore per i minorenni provengono certamente da chi intende ostacolare il suo operato in favore dei giovani palermitani”, ha dichiarato.

Lagalla ha espresso – nuovamente – la propria preoccupazione per la violenza dilagante a Palermo, anche tra i minori (che spesso si trasformano in “supporto operativo” per la criminalità organizzata).

La nota dell’Ordine degli avvocati

Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Palermo esprime “vicinanza e solidarietà al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Palermo, dottoressa Claudia Caramanna, nella certezza che le vili minacce rivoltele non intaccheranno il suo coraggio e la sua determinazione nell’efficace attività a tutela della Giustizia dei minori che da sempre caratterizza il suo operato”.