AGRIGENTO – Continua l’attività del Libero Consorzio comunale sulle opportunità di finanziamento per la valorizzazione e la crescita del territorio.
Con una nota inviata ai sindaci di trenta comuni della provincia, l’Ufficio Politiche comunitarie ha infatti segnalato la proroga al prossimo 29 maggio dei termini di presentazione al ministero dei Beni e Attività culturali e per il Turismo di progetti finalizzati alla qualificazione e valorizzazione turistico-culturale dei comuni sino a 10.000 abitanti. Una proroga che, considerata la difficile situazione determinatasi con la pandemia in atto, potrà permettere anche ai nostri comuni di partecipare al bando con i tempi necessari alla predisposizione degli atti.
La dotazione finanziaria che il bando mette a disposizione dei Comuni delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia è di 30 milioni di euro, di cui venti destinati ai centri fino a 5.000 abitanti (a valere sul Programma di azione e coesione complementare al Pon Cultura e Sviluppo Fesr 2014-2020), e 10 milioni ai comuni fino a 10.000 abitanti (a valere sul Piano operativo Cultura e Turismo Fsc 2014-2020) che abbiano individuato il centro storico quale Zona territoriale omogenea (Zto). Si tratta di contributi a fondo perduto per progetti fino a un milione di euro.
Obiettivo del bando è la valorizzazione di destinazioni con un alto potenziale ma ancora non pienamente riconosciute come mete turistiche, che possano beneficiare di una migliore distribuzione dei flussi di visitatori attraverso l’allargamento dell’offerta e un’esperienza turistica più vicina alle nuove tendenze della domanda. L’avviso pubblico originario era stato pubblicato dal Mibact sulla Gazzetta ufficiale V Serie Speciale – Contratti pubblici n. 24 dello scorso 28 febbraio.
“Il Libero Consorzio – hanno sottolineato dall’Ente – proseguendo nella sua vasta azione di supporto alle potenzialità di sviluppo del territorio, ha inoltre segnalato ai Comuni la piena disponibilità a fornire la propria collaborazione, in caso di partecipazione al bando, grazie alla notevole esperienza progettuale dell’Ufficio Politiche comunitarie. Una buona opportunità per cercare di colmare in parte il progressivo spopolamento di tanti piccoli centri, gran parte dei quali non raggiunge i 5.000 abitanti, e di quelli che ormai hanno visto decrescere la loro popolazione al di sotto dei 10.000, grazie alla qualità e alla ricchezza dei luoghi dove cultura, paesaggio, beni architettonici e ambientali, produzioni agricole e artigianali di eccellenza esigono investimenti, valorizzazione e cura”.