Cronaca

Licata, l’ultima chiamata del killer alla moglie, “Ho ucciso anche i bambini”

L’autopsia iniziata ieri sui corpi delle quattro vittime della strage di Licata, in provincia di Agrigento, potrebbe richiedere più tempo del previsto.

A tempi dello svolgimento dell’autopsia potrebbero dilatarsi a causa dell’alto numero di colpi di pistola che Angelo Tardino avrebbe sparato sul fratello Diego, sulla cognata Alessandra e poi sui nipoti Vincenzo e Alessia.Sarebbero almeno 12 i bossoli, quelli trovati dalla scientifica nel luogo esatto dove è stata assassinata la prima vittima, Diego Tardino, appena fuori dalla sua abitazione, vicino ad una macchina.

Angelo Tardino avrebbe sparato, contro il fratello Diego, quasi un caricatore intero. Poi, infatti, avrebbe utilizzato altre due pistole per colpire le altre tre vittime e poi spararsi un colpo alla tempia.

La disperazione della moglie dell’omicida

E’ una donna distrutta Mariella Cammilleri, moglie di Angelo Tardino, racconta visibilmente provata tutte le fasi successive alla strage, la telefonata del marito, lo stupore nell’apprendere che aveva ucciso anche i due figli minorenni. “Che c’entrano i bambini? dice al marito, vieni a casa, ti perdono”.