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Macron e Scholz sentono Putin: chiesto l’immediato cessate il fuoco

È terminata la telefonata di oggi a tre tra Macron, Scholz e Putin. Lo ha annunciato l’Eliseo, specificando che nella lunga telefonata, durata circa un’ora e mezza, i due leader europei hanno chiesto al presidente russo l’immediato cessate il fuoco e di impegnarsi maggiormente nella soluzione diplomatica del conflitto. Emmanuel Macron, Olaf Scholz e Vladimir Putin avevano già avuto una conversazione telefonica giovedì durante la quale Francia e Germania avevano chiesto un cessate il fuoco immediato alla Russia.

Putin: “Da Kiev violazioni diritto umanitario”

Vladimir Putin accusa le forze ucraine di “violazioni flagranti” del diritto umanitario, chiedendo a Emmanuel Macron e Olaf Scholz di fare pressione su Kiev perché vi mettano fine. Secondo quanto riferisce il Cremlino, nel corso di un colloquio telefonico con il presidente francese e con il cancelliere tedesco, il presidente russo ha denunciato “assassinii extragiudiziali di oppositori, prese d’ostaggio di civili ed il loro uso come scudi umani”, oltre al “dispiegamento di armi pesanti nelle zone residenziali, in prossimità degli ospedali, delle scuole e degli asili”.

Appello di Zelensky a Macron e Scholz per rilascio sindaco Melitopol

Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy ha chiesto ai leader di Francia e Germania di intercedere per la liberazione di Ivan Fedorov, il sindaco di Melitopol che sarebbe stato rapito dalle forze russe. Lo ha riferito lo stesso Zelensky nel suo ultimi video messaggio, nel quale ha detto, tra l’altro, di aver chiesto che Fedorov sia “liberato immediatamente” e di avere parlato con il presidente francese Emmanuel Macron e col cancelliere tedesco Olaf Scholz. “Parlerò con tutte le persone necessarie per far liberare la nostra gente”, e “ci aspettiamo che i leader mondiali mostrino di potere influenzare la situazione”, ha affermato il presidente ucraino.

Nel frattempo Mosca minaccia Svezia e Finlandia

Un alto funzionario del ministero degli Esteri russo è tornato a minacciare Svezia e Finlandia, Paesi che non aderiscono al momento alla Nato. Se i due Paesi dovessero aderire alla Nato, però, “si troverebbero di fronte a conseguenze politiche e militari molto serie”.

Onu, almeno 579 civili morti

In Ucraina sono almeno 579 i civili rimasti uccisi e 1.002 quelli feriti dal 24 febbraio, dall’inizio dell’attacco armato russo contro il Paese. Queste le vittime civili registrate da quel giorno dall’Ufficio dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani. Tra le 579 vittime, ci sono almeno 75 donne, 27 bambini e 15 ragazzi. Si teme che il bilancio sia molto più grave.