Confronto tra magistrati impegnati in contrasto alla Mafia. “Le sollecitazioni sono state tantissime e dobbiamo mettere campo il nostro lavoro, a partire da quello delle commissioni”. Il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Giuseppe Santalucia, ha fatto il punto dei lavori del comitato direttivo centrale che si è svolto a Palermo, per il trentennale delle stragi di mafia. Un’occasione, aveva spiegato in apertura, per raccogliere indicazioni, spunti, idee perché il contrasto sia il più possibile unitario. Alla riunione sono intervenuti alcuni procuratori impegnati nella lotta alla criminalità organizzata: Nicola Gratteri, capo della procura di Catanzaro, Roberto Rossi, procuratore di Bari, Lia Sava, procuratore generale di Palermo, Carmelo Zuccaro, procuratore di Catania. Per la procura di Palermo era presente l’aggiunto Annamaria Picozzi.
Tra i temi emersi dal dibattito, ha ricordato Santalucia, “le misure patrimoniali, la creazione di tribunali distrettuali, la revisione della geografia giudiziaria, con l’eliminazione dei piccoli tribunali per il raggiungimento di obiettivi di economia e di concentrazione delle risorse”. Poi il problema della “carenza di organici in territori di mafia, su cui bisogna vedere se è è possibile una mappatura – ha spiegato – per capire quali sono i territori da privilegiare, e poi poterne parlare con il ministro a ragion veduta”.
Sono questi dunque “i punti programmatici per focalizzare gli impegni dell’Associazione da qui ai prossimi mesi, considerando che a ottobre c’è il congresso. E’ una scaletta, non abbiamo concluso, spero che i colleghi intervenuti e tanti altri siano disponibili a un tavolo di lavoro permanente con chi lavora al contrasto alle mafie”, ha concluso Santalucia.