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Mafia, a Palermo tornano i lenzuoli, Cgil: “Basta a silenzi e impunità di Stato”

Tornano i lenzuoli domani a Palermo. In occasione del 31esimo anniversario della strage di Capaci, in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta inonderanno di scritte forti e colori il corteo di ‘resistenza popolare per un’antimafia intersezionale’ che si snoderà lungo le strade cittadine. Organizzato dalla Cgil Palermo con le associazioni del Coordinamento 23 maggio, il serpentone colorato partirà, alle 15, dalla facoltà di Giurisprudenza e percorrerà via Maqueda, via Ruggero Settimo, via Libertà per arrivare alle 17.30 in via Notarbartolo, sotto l’albero Falcone, dove si terrà il minuto di silenzio. Durante il corteo, i soggetti promotori, in tutto 15, interverranno lungo il percorso. Il segretario generale della Cgil Palermo, Mario Ridulfo, interverrà in via Libertà, all’altezza del Giardino Inglese.

Sindacato e associazioni in piazza

La manifestazione, dal titolo ‘Non siete Stato voi, ma siete stati voi’ nasce, come spiega la Cgil, tra i promotori e organizzatori del corteo, per “dire basta alle commemorazioni che non rappresentano tutti, per dire basta ai silenzi e alle impunità di Stato, per riprendersi uno spazio per parlare e difendere i diritti”. “L’anniversario delle stragi di mafia oltre che essere un momento di ricordo e di memoria – dicono il segretario generale Cgil, Palermo Mario Ridulfo, e il responsabile del dipartimento Legalità della Cgil Palermo, Rosario Rappa – torna a essere l’occasione per una mobilitazione in cui il sindacato e le associazioni scendono in piazza per mettere al centro il tema dei diritti, del lavoro e della giustizia sociale. Con questa iniziativa, diamo vita a una manifestazione alternativa che lega insieme lotta alla mafia e diritti”.

Le parole chiave

“Temi centrali che per noi rientrano nel programma di mobilitazione più generale dei lavoratori in corso nel Paese e che ha visto la partecipazione della Cgil Palermo alla manifestazione nazionale di sabato scorso a Napoli”. Per tutta la giornata di oggi, come già nei giorni scorsi, continua la preparazione dei lenzuoli in piazza Massimo e il volantinaggio alla città. Nei lenzuoli diverse le scritte per dare il senso che antimafia ‘intersezionale’ significa inserire la lotta mafia in un contesto più ampio di lotte sociali e di analisi della condizione politica, sociale, culturale ed economica di Palermo e della Sicilia. Le parole chiave saranno: lotta alla mafia, antifascismo, lotta ambientalista, antimilitarista, antiatlantista, transfemminista e antirazzista. E diritti alla casa, alla sanità pubblica, al lavoro, alla riqualificazione degli spazi dove vivere e abitare.

Studenti in piazza

Tra le adesioni quella dell’Anpi Palermo, l’associazione nazionale partigiana, per ricordare anche il 23 maggio il sostegno ai valori dell’antifascismo e della resistenza, incarnati nella Costituzione. L’associazione Udi Palermo, tra le promotrici, riparte dalle Piazze delle Donne del Digiuno del ’92, dopo le stragi, e chiede che “la lotta alla mafia venga inserita in un contesto più ampio di lotte sociali, ambientali, antirazziste, antifasciste e femministe“. Gli studenti dell’Udu Palermo scenderanno in piazza come ogni anno e aderiscono alla manifestazione per “ricordare i valori antimafia e il fatto che – spiega Valerio Quagliano, coordinatore Udu Palermo – il corteo parta da Giurisprudenza, la facoltà di Falcone e Borsellino, ha un segnale preciso dell’impegno dell’Università di Palermo nella lotta contro la mafia”.