Operazione a Catania dei Carabinieri del comando provinciale in esecuzione di una misura cautelare in carcere emessa dal Gip etneo nei confronti di quattordici persone indagate, a vario titolo, per concorso in duplice omicidio, sei tentati omicidi e porto e detenzione illegale di armi da fuoco in luogo pubblico.
A tutti la Direzione distrettuale antimafia contesta l’aggravante di avere agito “per motivi abbietti e avvalendosi delle condizioni previste dall’associazione di tipo mafioso, al fine di agevolare i clan di appartenenza”.
Al centro dell’inchiesta la sparatoria dell’otto agosto dello scorso anno, quando affiliati e esponenti di vertice dei clan mafiosi dei Cursoti milanesi e dei Cappello, su almeno quattordici motoveicoli, si erano scontrati nelle strade del rione di Librino.
Il bilancio della sparatoria fu di due morti e di diversi feriti.
“Esito che – sottolinea la Dda della Procura di Catania – poteva essere ben più nefasto se si considera che lo scontro a fuoco si è verificato di sera popoloso quartiere Librino, caratterizzato da un’elevata densità abitativa e dove i residenti , anche donne e bambini, soprattutto per la calura estiva, sono soliti trattenersi in strada fino a tardi”.