Maltempo a Riposto, foto della Protezione Civile del 13 novembre
Quella di oggi, a Riposto, è stata una giornata terribile. Il maltempo ha scatenato dei veri e propri nubifragi, che hanno messo a soqquadro strade e strutture dell’intera comunità ripostese. Le immagini di barche che fluttuavano lungo la carreggiata e camion ribaltati, come quello in via Mario Carbonaro, hanno fin da subito fatto il giro dei social, instaurando angoscia ed una preoccupazione certamente palpabile.
Ai microfoni del Quotidiano di Sicilia è intervenuto il sindaco di Riposto, l’onorevole Davide Vasta, che c’ha raccontato quanto accaduto nelle ultime ore, facendo il punto della situazione: “E’ stata una giornata molto difficile – le sue parole – Sono caduti circa 500 millilitri d’acqua, l’equivalente di 11 mesi tutto in una volta. Oggi si è verificato un evento più che straordinario: scantinati e condomini si sono riempiti d’acqua, i torrenti sono straripati”.
“Le strade sono praticamente distrutte – prosegue il primo cittadino – abbiamo subito attivato diverse imprese che stanno cercando di mettere in ordine per far si che idrovore e vigili del fuoco possano arrivare nelle zone più in difficoltà, transennare e riportare la piena sicurezza. I territori più colpiti sono stati quello di Altarello, dov’è straripato il torrente Cozzi e poi Torre Archirafi, centrata dalla furia del torrente detto “Babbo”. Alcune automobili sono finite in mare, mentre diverse villette nei pressi del torrente si sono letteralmente riempite d’acqua”.
Il sindaco Vasta ha sottolineato quanto importante si stia rivelando l’aiuto di squadre della Protezione Civile giunte da tutta la Sicilia: “Stiamo cercando di ripristinare una cabina elettrica a Torre Archirafi, il muretto del lungomare purtroppo non esiste più, disintegrato dall’incredibile forza dell’acqua piovana. Non si registrano, fortunatamente, sfollati o dispersi: in nostro soccorso sono giunte squadre della Protezione Civile da tutte le zone della Sicilia. Adesso la situazione è più chiara e delineata: stiamo continuando a intervenire nelle zone più critiche”.
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