Sicilia

Manovra, riprende l’esame in Ars: i 4 pilastri e cosa manca per l’approvazione

Lunedì riprende l’esame della legge finanziaria da parte dell’Assemblea regionale siciliana. Si conta di arrivare all’approvazione definitiva in breve in maniera tale da dare alla Regione la legge di stabilità in tempo ed evitare l’esercizio provvisorio. Non accadeva da 23 anni. Mancano solamente due articoli più il maxiemendamento che sarà presentato ad apertura della seduta. Tra le norme approvate fino ora ci sono incentivi per le imprese che assumono, ma anche la stabilizzazione dei precari Asu che rientreranno nei ranghi della pubblica amministrazione.

Le misure per il personale

Per quanto riguarda le misure sul personale la manovra contiene una norma tanto attesa nell’Isola: ovvero la stabilizzazione del personale Asu che impiegato nel settore dei beni culturali e dei comuni. Una platea di oltre 3600 persone che adesso potrà avere un contratto a tempo indeterminato di 24 ore settimanali. Ma la finanziaria prevede anche l’aumento delle giornate lavorative per gli addetti del settore antincendio che passano da 78 a 101.

Contributi a chi assume

Tra le misure più rilevanti, l’Ars ha votato anche lo stanziamento di 50 milioni di euro per garantire, nel triennio 2024-26, ben 30 mila euro di contributi alle imprese che assumono a tempo indeterminato o trasformano i contratti a tempo determinato. C’è, infine, una importante spinta sulla detassazione in favore dei cittadini, con gli sconti sul bollo auto: per quanti sono i regola con i pagamenti dell’imposta è prevista una riduzione del 10% a cui si aggiunge un ulteriore 10% se si decide di pagare con addebito bancario.

Interventi per i comuni

Nella manovra la Regione riconosce ai Comuni di Gela, Licata e Butera, a titolo compensativo per l’attività estrattiva dei giacimenti di idrocarburi, una quota fino a un massimo del 30% dell’aliquota spettante alla Regione Siciliana. Ma sono previsti anche fondi per i comuni che affrontano l’emergenza migranti e 10 milioni per le iniziative di Agrigento Capitale della cultura del 2025.

I quattri pilastri della manovra

“Sono già realtà”, ha commentato nei giorni scorsi l’assessore regionale all’Economia Marco Falcone, “i quattro pilastri che avevamo messo in campo. Innanzitutto, le iniziative per dare sostegno ai Comuni, con l’aumento delle risorse a disposizione delle amministrazioni locali, l’eliminazione del precariato storico della Regione, gli incentivi per il lavoro e le nuove assunzioni, la garanzia dei servizi per i siciliani”. Abbiamo dato “un’impostazione che prosegue nel creare tutte quelle condizioni per nuovi investimenti nell’Isola già messe in campo dall’avvio della legislatura. E i primi risultati si vedono, così come afferma Unioncamere Sicilia: in un anno le nuove aziende nell’Isola sono 34mila, con 15mila nuovi addetti. Dati che fanno il paio con quelli diffusi qualche settimana fa dalla Cgia di Mestre sul Pil del 2023. L’Isola non solo ha ripreso a crescere, recuperando il gap accumulato durante l’era Covid, ma si è portata in vantaggio segnando un rialzo pari al +1,12%, con un ritmo di produttività di gran lunga superiore ad alcune Nazioni, come la Germania e la Francia, da sempre locomotive dell’Europa», ha aggiunto il presidente della Regione Renato Schifani.

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