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Mattarella a Cisl: “Sindacati decisivi per rispondere al disagio”

ROMA – “Ridurre gli squilibri sociali, territoriali, di genere. Sono questioni nevralgiche per lo sviluppo del Paese e nessuno può permettersi di trascurarle”.

Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in una lettera per la Conferenza nazionale organizzativa della Cisl, che ha come tema “le periferie e l’accesso dei giovani a un lavoro che consenta piena cittadinanza. È questa una chiave di volta che interpreta una missione definita dalla Costituzione”.

Il Capo dello Stato ha osservato come “il movimento dei lavoratori, nel tutelare i diritti di chi è occupato e dei pensionati, si trova sempre più alle prese con le domande e i bisogni che provengono dalle aree del disagio, della marginalità, del lavoro precario, fenomeni accentuati nelle fasi di grande trasformazione. Le fratture sociali degradano il tessuto civile e l’intero sistema di welfare fatica a garantire l’universalità dei diritti. Laddove cresce il divario di conoscenze e di opportunità, anche il lavoro e i servizi si impoveriscono, ostacolando le innovazioni necessarie ad assicurare una crescita equa e sostenibile”.

Dunque “l’impegno costruttivo delle formazioni intermedie, di cui il sindacato dei lavoratori è espressione significativa e radicata, ha una valenza decisiva”.

“Come nei momenti migliori della storia sindacale – ricorrono quest’anno i cinquant’anni dalla scomparsa di Giulio Pastore, protagonista indiscusso del progresso civile del dopoguerra – si avverte la utilità che il movimento dei lavoratori sappia rinnovare la propria visione sociale, in sintonia con le sfide in atto. I tempi nuovi – è il suggerimento di Mattarella – esigono capacità di ascolto e grandi qualità innovative, per far rivivere e rinvigorire i valori di solidarietà più profondi, per contribuire alla coesione della Repubblica”.