Smentisce qualunque intermediazione tra padre e figlia l’avvocato Lorenza Guttadauro, difensore di fiducia del boss Matteo Messina Denaro, in merito alla decisione della figlia, Lorenza Alagna, di prendere il cognome del padre.
L’avvocato, si legge in una nota, “a seguito delle notizie apparse oggi sui vari quotidiani precisa che la propria ‘opera di intermediazione’, tra il suo cliente e la figlia, cui fa riferimento la stampa, si è limitata esclusivamente alla redazione dell’istanza volta all’ingresso del notaio nel carcere aquilano. La decisione cui fanno riferimento i giornali, relativa all’adozione del cognome paterno da parte della ragazza, è frutto esclusivamente del rapporto padre-figlia, assolutamente diretto e senza alcuna forma di intromissione da parte di terzi”.
Lorenza Alagna, 27 anni, è nata nel 1996 da una relazione tra Matteo Messina Denaro e una donna di Castelvetrano, Francesca Alagna. Pare che la ragazza avesse scelto di vivere con la madre e di allontanarsi dalla pesante eredità paterna, boss di Cosa nostra.
Dopo un primo incontro nel carcere Le Costarelle a L’Aquila, però, sarebbe iniziato un riavvicinamento tra i due. Nelle scorse ore la notizia della decisione della ragazza di prendere il cognome del padre, che nel frattempo è in condizioni gravi in ospedale a causa del suo tumore.