Stamattina presto a Mazzarrà Sant’Andrea, i carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto hanno arrestato tre persone del luogo, già note alle forze dell’ordine, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari. Il giudice ha riconosciuto gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei tre soggetti per detenzione illecita di armi da fuoco, porto abusivo di arma e ricettazione.
La misura cautelare è scaturita dalle indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, delegate ai carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia locale, a seguito del ferimento con arma da fuoco di un cittadino marocchino avvenuto nel gennaio dello scorso anno. L’uomo era stato portato in ospedale a Milazzo dai tre indagati in un’auto privata anziché con l’ambulanza del 118. In quell’occasione, i tre accompagnatori avevano raccontato ai carabinieri che il ferito era stato colpito accidentalmente da un proiettile vagante durante la raccolta di verdure selvatiche in una zona boschiva.
Tuttavia, i militari dell’Arma hanno iniziato a sospettare che la verità fosse diversa e hanno avviato le indagini. Grazie ad attività di osservazione, pedinamento e interventi tecnici, i carabinieri hanno scoperto che il ferimento del cittadino marocchino era stato causato da un’arma da fuoco utilizzata durante una battuta di caccia condotta dai tre arrestati.
Durante le perquisizioni domiciliari, eseguite con il supporto dei militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori Sicilia, sono state sequestrate due carabine ad aria compressa, un fucile da caccia e polvere da sparo, tutte armi illecitamente detenute dai tre soggetti.
Dopo le formalità di rito, gli arrestati sono stati ristretti ai domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.