Cronaca

Messina Denaro, ci sono altri due medici indagati: “Non sapevamo fosse il boss”

Altri due medici indagati per favoreggiamento aggravato a Matteo Messina Denaro durante la sua latitanza: uno di loro avrebbe perfino diagnosticato il tumore al boss di Castelvetrano. Si tratta di Francesco Bavetta, gastroenterologo e endoscopista di Marsala, e Giacomo Urso, chirurgo all’ospedale di Mazara del Vallo.

Entrambi, però, avrebbero negato di essere a conoscenza della vera identità del boss, presentato a loro con il falso nome di “Andrea Bonafede“.

Medici indagati per favoreggiamento a Messina Denaro

I due medici trapanesi sono stati interrogati nell’ambito del processo di un terzo medico, Alfonso Tumbarello, arrestato sempre nell’ambito delle indagini sulla rete di Messina Denaro. I due avrebbero ammesso di aver visitato il boss latitante – uno gli avrebbe anche diagnosticato il cancro – ma avrebbero anche negato di conoscere la vera identità del paziente. “A noi si è presentato come Andrea Bonafede”, avrebbero confermato di fronte ai magistrati.

Secondo i pm, però, come nel caso di Tumbarello, non è escluso che i due medici sapessero esattamente chi avevano di fronte.

Gli indizi

La Procura avrebbe accertato che a portare Messina Denaro a Bavetta sarebbe stato Giovanni Luppino, l’imprenditore – poi arrestato, assieme ai figli – accusato di essere stato a lungo “uomo fidato” e autista dell’allora latitante boss. Proprio a Luppino, gli inquirenti avrebbero trovato un biglietto con il nome del professionista e pare che lo stesso Messina Denaro abbia confermato che era stato l’autista a indicargli il nome del medico.

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Immagine di repertorio