Fatti dall'Italia e dal mondo

Medio Oriente, il capo dell’intelligence israeliana si dimette: “Il 7 ottobre è stato un disastro”

Aharon Haliva, generale al comando dell’intelligence militare israeliana, ha deciso questa mattina di fare un passo indietro, rassegnando le dimissioni dal suo ruolo. Il motivo di questa scelta è stato attribuito al terribile attacco di Hamas del 7 ottobre, considerato un “fallimento”: “Non siamo stati all’altezza del compito che ci era stato affidato. Ho sempre saputo che insieme all’autorità viene la responsabilità”. Queste le parole che si leggono nella lettera che Haliva ha indirizzato al capo di Stato maggiore.

Medio Oriente, Haliva doveva lasciare il suo incarico alla fine della guerra

Dopo l’attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre, che di fatto ha dato il via alla guerra in Medio Oriente, l’ormai ex generale si era da subito assunto le sue responsabilità nel non essere stato in grado di prevenire una strage studiata per anni dall’organizzazione terroristica. Tuttavia durante la prima fase della guerra Haliva sosteneva che avrebbe lasciato il suo incarico solamente al termine del conflitto.

Questa mattina invece è arrivata la lettere di dimissioni, anche se Haliva in ogni caso dovrebbe rimanere in carica fino alla nomina di un sostituto. Nel testo inviato al capo di Stato maggiore e pubblicato dal giornale israeliano Yedioth Ahronoth, il generale ha chiesto chiaramente l’istituzione di una commissione d’inchiesta statale in grado di “indagare e far emergere in modo completo e approfondito tutti i fattori e le circostanze” che hanno portato alla tragedia del 7 ottobre e all’immediata reazione dell’esercito israeliano.

Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI