Messina

La commissaria Furnari conduce l’Asp Messina fuori dal “caos”

MESSINA – La Città dello Stretto adesso è pronta a gestire l’emergenza Covid. È pronta anche ad affrontare una nuova impennata di contagi se si dovesse malauguratamente presentare. La Commissaria Maria Grazia Furnari, insediatasi all’Asp a metà dicembre, ne è sicura e facendo un primo bilancio evidenzia tutta la serie di risultati che la macchina organizzativa, messa in campo, sta rendendo possibile.

In meno di due mesi è cambiato tutto, grazie anche ai poteri e alle risorse che l’assessore alla Salute Ruggero Razza ha assegnato alla funzionaria regionale. “Potevo contare solo su 12 persone – ci aveva detto qualche giorno fa il Commissario Asp Carmelo Crisicelli – adesso sono centinaia”. Nell’Ufficio Straordinario dell’Emergenza Covid-19, istituito a dicembre da Maria Grazia Furnari, lavorano infatti oltre 370 persone (147 sono psicologi), un esercito, come l’ha definito la stessa Commissaria, per combattere il virus ed i suoi effetti sui tanti fronti aperti.

La sede operativa è il Dipartimento di Ingegneria del Polo Papardo, locali concessi in comodato d’uso gratuito grazie ad un’intesa con l’Università di Messina. L’Ufficio è stato suddiviso in mega aree specifiche, dal data entry al settore esiti e quello rifiuti, fino al supporto psicologico e Contact Tracing. C’è inoltre il Coordinamento Usca, il Team Case di riposo e le relazioni con i Sindaci ed i medici di medicina generale ed i pediatri, il Coordinamento screening e l’Ufficio stampa.

Al suo insediamento la Commissaria ha trovato una situazione fuori controllo, un sistema travolto da richieste di intervento, dalla città e dalla provincia e con un rapporto tra tamponi effettuati e positivi in crescita fino ad arrivare al 34%.

“L’otto gennaio ho scritto al presidente per chiedere la zona rossa- ha dichiarato Maria Grazia Furnari – adesso siamo al 12% siamo rientrati dalla straordinarietà, non abbiamo più continui solleciti fino a tarda notte come prima; bisogna comunque tenere alta l’attenzione, non siamo fuori dall’emergenza sanitaria, ci sono le varianti, finora non registrate a Messina, ma che comunque preoccupano”.

Adesso si può contare su 22 nuove terapie intensive (in totale 58) e 103 nuovi posti letto di degenza ordinaria ( complessivamente 297). Destano allarme i cluster di positivi registrati in cinque scuole cittadine. “Stiamo attenzionando la situazione, firmeremo un protocollo sicurezza con l’Ufficio scolastico – dice la Commissaria – ma l’Asp ha competenze sanitarie poi ci sono tutta una serie di altri fattori che influiscono sulla circolazione del virus, come viabilità e trasporti, che devono essere monitorati da altre istituzioni”.

Uno strumento che renderà tutto più agevole è la nuova piattaforma informatica che cambierà la gestione dei tamponi e delle comunicazioni. Il nuovo sistema informatico trasferisce tutto sul digitale. Da quando si effettua un tampone molecolare si avvia un percorso con la registrazione attraverso la tessera sanitaria che si completa con la comunicazione degli esiti, con i dati che vengono immediatamente inviati anche al medico di famiglia e ai sindaci dei Comuni di residenza dei pazienti.

Sono stati intanto azzerati i ritardi nelle cominicazioni e la piattaforma consente anche di avere un’unica rete che collega Usca, medici di medicina generale, laboratori di analisi oltre a rendere subito disponibile l’elenco per il ritiro dei rifiuti. Altra sfida sarà la campagna estesa di vaccinazione a cui il direttore sanitario Asp Bernardo Alagna, una volta partita, vuole imprimere un’accelerazione.

Il 21 febbraio si comincia con gli over 80 che potranno recarsi al Papardo, all’Irccs Piemonte o in uno dei presidi ospedalieri della provincia. Qualche anziano di Messina si è visto prenotato in un centro della provincia e questo ha già posto il problema della inopportunità di dirottare persone fragili fuori dal Comune di residenza. Si cercherà di evitare questi disagi ha assicurato Alagna, e di includere anche il Policlinico tra i centri vaccinali.