L’avvocato penalista, Lorenza Guttadauro, nipote di Matteo Messina Denaro avrebbe rinunciato a difendere lo zio nel processo d’Appello sui mandanti delle stragi Falcone e Borsellino.
Il procedimento è tutt’ora in corso nell’aula bunker del carcere di Caltanissetta.
L’arringa difensiva è stato già calendarizzata per il 9 marzo ma, come detto, non sarà la nipote a difendere il boss di cosa nostra.
Stando a quanto appreso, Lorenza Guttadauro avrebbe rifiutato la difesa di Matteo Messina Denaro per questioni di tempistiche.
La donna, infatti, avrebbe riferito di non aver fatto in tempo a preparare l’arringa per via dei numerosi impegni di lavoro delle ultime settimane.
Nei giorni scorsi, i carabinieri del Ros hanno tratto in arresto proprio la madre di Lorenza Guttadauro, Rosalia Messina Denaro: la sorella del padrino è accusata di associazione mafiosa, per aver gestito la cassa della famiglia, venendo ritenuta uno snodo fondamentale del sistema di comunicazione del latitante arrestato il 16 gennaio scorso.
A destare scalpore sono stati i numerosi pizzini ritrovati, caratterizzati da diversi nomi in codice: “Fragolone” era Rosalia Messina Denaro. Poi c’erano “Ciliegia”, “Fragolina”, “Parmigiano”, “Reparto”, “Condor”, “W”: nomi in codice che il pool coordinato dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e l’aggiunto Paolo Guido stanno cercando di decifrare.