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Messina Denaro: scrittore Arrighi, “mafia non più fenomeno maschile, ruolo donne centrale”

“L’arresto di Rosalia Messina Denaro, sorella del boss più potente di Cosa Nostra, induce una riflessione sul ruolo delle donne nelle organizzazioni mafiose e su come tale ruolo sia cambiato nel corso degli anni”. Così all’Adnkronos Gianluca Arrighi, avvocato criminalista e scrittore di libri noir, ragionando dopo l’arresto di ieri della sorella di Matteo messina Denaro.

“Nell’immaginario collettivo, le cosiddette ‘donne di mafia’ sono sempre state dipinte come succubi, vittime o ribelli. In realtà non è più così e, forse, così non è mai stato – commenta lo scrittore – Basti pensare a ciò che raccontò il pentito Leonardo Messina, quando chiarì espressamente come il ruolo delle donne di Cosa Nostra sia fondamentale. La criminalità organizzata, in tutte le sue forme, non è più un fenomeno puramente ‘maschile’, dove le donne vengono formalmente escluse dal potere e dai ruoli di comando. La figura femminile è stata dalla mafia volutamente improntata all’invisibilità”.

“Lo stereotipo della donna come inaffidabile e sottomessa e a cui è precluso l’ingresso nell’organizzazione – prosegue lo scrittore – continua dalla mafia ad essere veicolato all’esterno per mera convenienza. Nella realtà, ormai, le donne di mafia gestiscono patrimoni, mediazioni finanziarie, racket, traffici di stupefacenti e talvolta assurgono anche al ruolo di capoclan. Senza mai sottovalutare il ruolo essenziale delle madri di Cosa Nostra nell’educazione mafiosa dei figli. Essere conosciute e riconosciute come ‘la moglie’, ‘la sorella’ o ‘la figlia’ del boss rappresenta per le donne di mafia una posizione solo apparentemente subordinata all’uomo: in realtà ne costituisce la forza e l’indipendenza”.