Messina

Messina, firmato protocollo d’intesa sugli appalti pubblici

MESSINA – Può dare un contributo per la diffusione della cultura della legalità e della trasparenza nel delicato settore degli appalti pubblici, costantemente a rischio di infiltrazioni mafiose.

Un Protocollo per individuare comportamenti illeciti

Questo l’obiettivo a lungo termine ma il Protocollo d’intesa per la condivisione dei documenti concernenti gli appalti attraverso una piattaforma, firmato nei giorni scorsi in Prefettura, avrà degli effetti concreti immediati. Tra questi la possibilità di individuare comportamenti illeciti attraverso le informazioni che verranno condivise da tutte le forze dell’ordine e sanzionare, fino all’esclusione, l’impresa coinvolta. Il Protocollo serve però – è stato sottolineato – anche da deterrente. Alla firma dell’accordo erano presenti, oltre al Prefetto, Cosima Di Stani, il sindaco Federico Basile, il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Messina, Antonio D’Amato, il presidente del Tribunale, Olga Tarzia e il presidente della Camera di commercio, Ivo Blandina.

Contrasto dei rischi di infiltrazione della criminalità nel tessuto imprenditoriale

L’iniziativa è stata promossa dalle parti nell’ottica di un rafforzamento interistituzionale mirato al contrasto dei rischi di infiltrazione della criminalità economica nel tessuto imprenditoriale, attraverso un monitoraggio dei dati inseriti in una piattaforma consultabile dagli enti firmatari grazie alla previsione di una specifica clausola nei bandi pubblici per appalti superiori alla soglia di 50mila euro. Il prefetto, Cosima Di Stani, ha evidenziato: “L’attualità dell’iniziativa, per gli importanti obiettivi che intende perseguire, per alzare la soglia di attenzione e la, conseguente, azione di contrasto ai tentativi di infiltrazione della criminalità nel circuito dell’economia legale, in chiave non solo antimafia, ma anche di anticorruzione”.

Il procuratore capo Antonio D’Amato, ha spiegato al QdS che il Protocollo è importante perché “mette in concreto attorno ad un tavolo i presidi di legalità del territorio e il comune di Messina, con l’augurio che ci siano altri Enti locali che decidano di aderire. Il tratto essenziale, la novità è che attraverso l’applicazione dell’innovazione tecnologica, quindi un repository documentale, la piattaforma telematica gestita da Unioncamere, tutte le imprese affidatarie di commesse pubbliche sono tenute a rispettare l’impegno che sarà inserito nel bando di gara, ecco perché ci dovrebbero essere più Comuni che aderiscono”.

“Tutte le fatture, stato di avanzamento lavori e libro giornale – ha proseguito D’Amato – che registra le presenze e i mezzi con cadenza settimanale, vanno in questa piattaforma telematica, la mancata osservanza deve comportare a termini di protocollo delle penali o anche l’esclusione dall’appalto; questa è una funzione preventiva di tutela per gli stessi imprenditori che, se vogliono evitare l’esclusione, devono rispettare, e quindi saranno meno esposti. Ce lo auguriamo. È complementare alle normative sugli appalti, serve a realizzare la famosa meritocrazia, l’imprenditore troverà più conveniente rispettare la legge”.

Il protocollo amplia la piattaforma già varata da Unioncamere

Il protocollo amplia la piattaforma già varata da Unioncamere e gestita da Infocamere, su cui confluiscono le informazioni erogate dai vari soggetti coinvolti negli appalti. Unioncamere mira alla sperimentazione di questa implementazione col contributo di Tribunale, Procura e forze dell’Ordine per sperimentare un progetto pilota valido su larga scala. Al mondo delle imprese a lungo termine questo accordo pone più facilitazioni che vincoli. “A regime – ha spiegato Blandina al QdS – se il sistema si dimostra efficiente, se riusciremo a disegnare la piattaforma in maniera tale che sia utile non solo agli organi di controllo dell’illegalità, vorrà dire che riusciremo a caricare meno le imprese di adempimenti nella necessità di riconoscerle legali, sane e rispettose delle norme dei contratti di lavoro e della sicurezza. Alla lunga avremo dei grandi vantaggi, le imprese sane saranno ben felici di farsi ‘leggere’ in maniera più trasparente e più semplice e la parte burocratica sarà affidata solo ai mezzi informatici e quindi sarà più facile assolvere ad una serie di incombenze”.

Il sindaco Basile ha sottolineato l’impegno della sua Amministrazione e coinvolgerà altri Comuni della Città metropolitana ad aderire al Protocollo, soprattutto i centri del messinese che, da stazioni appaltanti, devono gestire grandi finanziamenti. Dopo la firma del protocollo, si è tenuta una riunione tecnica di coordinamento interforze, presieduta dal Prefetto, alla quale, oltre ai vertici delle Forze dell’ordine, ha partecipato anche il procuratore D’Amato per approfondire alcuni aspetti operativi con particolare riferimento alla sinergia con il Gia (Gruppo interforze antimafia) in tema di appalti afferenti ai finanziamenti del Pnrr.