MESSINA – Non solo calcio, non solo stadi. L’impiantistica sportiva messinese non è di poco conto ma la gestione e fruizione delle strutture non ha ancora una sua regolamentazione. L’assessore al ramo Francesco Gallo però assicura una svolta entro la fine dell’anno. Lo stadio Franco Scoglio è stato affidato per la gestione al Fc Messina, anche se la procedura non si è conclusa, dopo una gara controversa che ha visto la durata della concessione passare da 30 a 99 anni rapportata agli investimenti che la società intende effettuare sulla struttura.
I consiglieri comunali Libero Gioveni FdI e Massimo Rizzo LiberaMe – in una interrogazione chiedono all’Amministrazione perché sugli impianti, circa 25, sia calato il silenzio “che non solo non fa bene allo sport, ma genera effetti sociali devastanti sulla voglia di ripartenza dopo la fine della pandemia”. La fruizione in questo momento è limitata e il PalaRescifina è utilizzato come hub vaccinale, ma per i due consiglieri bisogna programmare adesso, per essere pronti quando l’emergenza sarà finita.
Ci sono grandi potenzialità che secondo Gioveni e Rizzo non sono state finora espresse né dal PalaRescifina né dal PalaTracuzzi, e neppure dai palazzetti minori come quelli di Gravitelli, Montepiselli, Ritiro e Juvara. Strutture queste che presentano criticità di non poco conto e che le casse comunali non possono affrontare.“C’è poi il campo di calcio “Bonanno” dell’Annunziata la cui concessione decennale è prossima alla scadenza, i campi da tennis di villa Dante mai utilizzati, i campi di atletica Ex Gil e Cappuccini – dicono- negati alla cittadinanza”.
Da agosto delle politiche sportive si occupa l’assessore Francesco Gallo. Il componente della Giunta De Luca assicura che il ritardo di qualche mese accumulato sarà presto recuperato ed entro la fine dell’anno ci sarà un cambio di passo nella gestione degli impianti sportivi della città.
“C’è una legge di riforma che stavamo aspettando, il decreto legislativo 38/2021 che semplifica molto le procedure di affidamento e concessione – afferma Gallo -. Si semplifica perché sposta l’iniziativa dal Comune ai soggetti interessati, si parte da una manifestazione di interesse, da un progetto di massima di ammodernamento e gestione che se è ritenuto valido diventa progetto dell’Amministrazione e viene messo a gara. Adottando questa linea, che discuteremo in Giunta nei prossimi giorni adottando un atto di indirizzo, si potrebbe aprire una stagione di consultazione ma anche atti amministrativi che nel giro di sei mesi, al massimo un anno, definisce la gestione di tutti gli impianti, tranne di quelli meno appetibili per i privati e per i quali si può trovare un’altra soluzione con le società sportive o per l’utilizzo con finalità sociali. La linea dell’Amministrazione è stata dall’inizio quella di esternalizzare la gestione, poi i vari uffici si sono impantanati in atti amministrativi e tecnici e questo ha provocato ritardi”.
I campi di atletica potrebbero restare alle federazioni sportive ma si dovranno discutere le condizioni; discorso diverso per i grandi impianti, PalaRescifina e PalaTracuzzi ad esempio, finora sottoutilizzati e qui serve un progetto con il coinvolgimento dei provati. “Un palazzetto dello sport costato decine di milioni di euro con 4000 spettatori – continua – non si può fermare alla piccola pratica sportiva, bisogna guardare all’economicità. La scommessa è sull’uso extrasportivo, magari con concerti, mostre, insomma grandi eventi”.
Diverso è il discorso per le piccole strutture dove servono progetti essenzialmente sportivi. “I campi da tennis di Villa Dante, chiarisce l’assessore, in realtà non sono stati ultimati perché non ci sono né gli spogliatoi né l’impianto di illuminazione, ci saranno, si prevede, entro la fine dell’anno. La Messina social city sta lavorando ad una intesa con la federazione per avvicinare i bambini a questo sport”. Gallo ha rassicurato anche sui sostegni del Comune alle associazioni dilettantistiche. “Si stanno predisponendo gli ultimi atti, a breve saranno messi in pagamento.”