Maurizio Croce si è dimesso da consigliere del Consiglio comunale di Messina dopo l’arresto nell’ambito dell’operazione della Guardia di Finanza su presunti appalti “comprati”.
L’inchiesta – che riguarda in particolare l’assegnazione dell’appalto per la la riqualificazione e il risanamento del torrente Cataratti-Bisconte – ha coinvolto anche il sindaco di Maletto, Giuseppe Capizzi. Quest’ultimo, destinatario di una misura della capacità di contrarre con la pubblica amministrazione, potrà mantenere il ruolo. Più complessa invece la situazione di Croce, ex candidato sindaco del centrodestra alle ultime elezioni comunali.
Nella pec inviata alla presidenza del Consiglio comunale, Maurizio Croce parla di “dimissioni irrevocabili per motivi strettamente personali“. Nelle ore precedenti, Forza Italia aveva deciso di attuare la sospensione dal partito di Maurizio Croce in attesa delle dovute indagini per accertare le responsabilità dell’ex candidato sindaco negli episodi di corruzione contestati.
“Sono assolutamente fiducioso e rispettoso del lavoro svolto dalla Magistratura, che è soltanto all’inizio del proprio iter – ha affermato il coordinatore regionale di Forza Italia in Sicilia, Marcello Caruso – così come auspico che la vicenda possa essere al più presto risolta e che il Consigliere Croce possa chiarire la propria posizione.”
“A conferma del nostro impegno costante per la trasparenza e la legalità ed allo stesso tempo per sottolineare la posizione chiara ed inequivocabile di Forza Italia nel pretendere che sia fatta chiarezza in tempi brevi, abbiamo ritenuto di sospendere il consigliere Maurizio Croce dal partito e da qualsiasi incarico”.
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Maurizio Croce si è dimesso. Poche ore prima, il leader di “Sud chiama Nord” Cateno De Luca aveva invocato le sue dimissioni con un duro messaggio relativo all’indagine in corso. In un lungo post su Facebook, ha scritto: “Se questo parla arrestano mezza Sicilia e un bel pezzo della Roma dei potenti! Maurizio Croce mostri rispetto per la città di Messina e rassegni le proprie dimissioni da un ruolo che non ha mai onorato in consiglio comunale. Chiedo a tutte le forze politiche di centrodestra che lo hanno sostenuto come candidato sindaco della città di Messina alle scorse elezioni amministrative e che nelle ultime settimane hanno votato contro la delibera di decadenza per le assenze registrate da Croce in consiglio, ben 159 assenze su 167 sedute, di battere un colpo”.
De Luca chiede anche alla politica nazionale e regionale di “dare un segnale chiaro e deciso” dopo l’episodio di presunta corruzione portata alla luce dai finanzieri sul territorio messinese.
Immagine di repertorio da Facebook