MESSINA – Criticità che si trascinano e che non riescono ad essere risolte. La rilevanza dei mercati ambulanti è ammessa da ogni Amministrazione, l’attuale assessore Massimo Finocchiaro aveva parlato al QdS di mercati come parte importante per il tessuto socioeconomico: “Importanti anche dal punto di vista sociale. Abbiamo tentato più volte di riportare l’ambulantato selvaggio all’interno dei mercati, ma non ci si riesce. Le attività cambiano, ma molte attività mercatali non riescono a rinnovarsi, non sono cresciute perché la domanda non è stata pressante e di qualità. Sto tentando di creare un ‘bel mercato’ con impostazioni diverse a partire dal Muricello, per fare una sorta di esposizione e degustazione, creare qualcosa che vada oltre la semplice vendita, per intercettare il notevole flusso turistico che viene dal crocierismo. Stiamo intanto lavorando per fare rispettare il regolamento. Molte botteghe sono chiuse ma chi ha l’affidamento deve tenerle aperte. Gli altri mercati devono essere riqualificati, sono il Vascone e Sant’Orsola, ci sono i progetti e i finanziamenti. Abbiamo qualche intoppo, piccole criticità burocratiche che causano ritardi enormi”.
Gli intoppi di cui parla Finocchiaro riguardano: per il Sant’Orsola, il contenzioso non completamente risolto con l’Asp che si trascina da anni, e per il Vascone il cambio di progetto e cronoprogramma dei lavori che saranno non di riqualificazione per farne un “bel mercato”, (il Vascone è accanto al Cimitero monumentale, parte di uno dei percorsi turistici consigliati) ma di semplice intervento sulle maggiori criticità.
La struttura di Via Catania, inoltre, è stata trovata nei giorni scorsi in pessime condizioni dagli ispettori del servizio igiene dell’Azienda sanitaria. Durante il sopralluogo effettuato sono state riscontrate diverse carenze, che non consentirebbero all’edificio di rimanere aperto. È stata inviata una nota al sindaco e agli assessori competenti, a cui entro 30 giorni deve essere data una risposta esplicativa o, in alternativa, si deve intervenire per eliminare le criticità. Senza un intervento dell’Amministrazione, l’Asp potrebbe decidere la chiusura. Servizi igienici in pessime condizioni, funzionante solo il bagno per i disabili, gli altri chiusi. Problemi anche sul conferimento dei rifiuti: è stato verificato che gli scarti vengono conferiti senza differenziarli con la parte umida. Una pratica che non è consentita dalla legge, le norme prevedono infatti che i mercati rionali siano soggetti ad una doppia competenza: sulle aree comuni è responsabile il proprietario, in questo caso Palazzo Zanca e sui box, ogni singolo gestore. Il mercato Vascone doveva essere chiuso per un anno proprio per gli interventi di riqualificazione da effettuare su tutta la struttura e gli operatori sarebbero stati spostati nel parcheggio adiacente. Ma lo scorso aprile si è deciso che ci sarebbe stato solo un restyling per step senza necessità di spostare i mercatali.
“L’impresa ha rinunciato (i prezzi negli ultimi anni sono aumentati), i lavori al mercato Vascone saltano ma solo provvisoriamente – aveva dichiarato Finocchiaro – i soldi non si perdono, sarà fatta una rimodulazione progettuale. In sostanza, i lavori si faranno per tappe, con una parcellizzazione. Stiamo parlando di 77 operatori e più di 100 box coinvolti. La riqualificazione del mercato è necessaria, ma procedendo così, per gradi, eviteremo il trasferimento al parcheggio di via Catania che sarebbe stato davvero complicato; dalle celle frigo agli allacci elettrici e a ogni altro aspetto logistico, sarebbe stato davvero un problema spostare i commercianti. Una volta riformulato il progetto, sarà pronto il nuovo bando ed entro l’anno contiamo di fare il nuovo affidamento”. Ad aprile del 2022, la commissione di gara aveva definito la graduatoria dell’appalto per il restyling del Vascone con una proposta di aggiudicazione a favore della S.l. Infrastrutture srl di Modica. La base d’asta era di 1.189.000 euro e dopo il ribasso le opere sarebbero costate poco più di 820.000 euro. Il progetto originario prevedeva la sostituzione dell’intera copertura.
Ma doveva essere rifatto anche l’impianto elettrico, e riordinato il sistema degli impianti tecnologici a servizio dei singoli box, realizzata una nuova rete di raccolta e smaltimento delle acque e un nuovo impianto fognario. Inoltre era prevista la sostituzione della attuale pavimentazione che è dissestata in più punti. Insomma un intervento che avrebbe decisamente cambiato la percezione, la funzionalità e anche lo standard di pulizia di tutta l’area, decisamente la più frequentata della città da chi ama comprare nei mercati rionali.