Messina

VIDEO | Messina, una nuova casa per gli uffici della Giustizia

MESSINA – Nei locali dell’Inps è entrata ormai a regime l’attività degli uffici del Tribunale del lavoro del Giudice di pace. L’intesa era stata raggiunta dopo innumerevoli interlocuzioni e conclusa con il contratto di locazione siglato il 5 dicembre 2022. Sono quindi seguiti i lavori di adeguamento.

Problemi logistici del Tribunale di Messina

La consegna del terzo e quarto piano del plesso di via Capra, nei pressi della Stazione ferroviaria, all’Amministrazione della Giustizia per risolvere una parte dei problemi logistici del Tribunale di Messina, è avvenuta ieri mattina nel corso di un incontro a cui hanno preso parte il direttore provinciale Inps Gaetano Minutoli, il presidente della Corte d’Appello Luigi Lombardo e il presidente vicario del Tribunale Massimiliano Micali. Si tratta di 1.300 mq moderni, cablati per le esigenze informatiche e tecnologiche, entrati in funzione da dicembre.

La sede dell’Inps interamente destinata agli uffici giudiziari nel 2024

Entro il 2024 si pensa di destinare l’intero stabile di via Capra per sistemare altri uffici giudiziari. In un primo tempo sarà in affitto ma per il futuro l’intento dei vertici dell’Amministrazione della Giustizia è quello di acquistarlo. Si sta già lavorando in tal senso.

Gli uffici Inps si trasferiranno in via Argentieri

“Per noi – ha detto Lombardo – avere questo palazzo per intero è importante. Rappresenta per Messina un salto in avanti alternativo per dare una collocazione a uffici giudiziari che sono costretti a operare in spazi inadeguati. Già il Ministero si sta muovendo per ottenere in locazione gli altri piani, che si dovrebbero liberare nel giro di due mesi al massimo, da tutti gli uffici Inps che si trasferiranno in via Argentieri. A metà anno potremmo prenderne possesso ma non sappiamo ancora quali altre sezioni saranno spostate qui, stiamo valutando. A fine anno prossimo potremo anche contare su due altre sedi dove presumibilmente a marzo dovrebbero iniziare i lavori di adattamento ad uffici che dureranno circa 14 mesi”.

Si tratta, nello specifico, dei due plessi di via Garibaldi, sedi storiche di importanti istituti bancari, comprati dal Comune per 16 milioni 200 mila euro, dove verrà trasferito il Settore civile del Tribunale in uno e quello della Corte d’Appello nell’altro. A Palazzo Piacentini, resterà la sede di rappresentanza della Presidenza del Tribunale e poi tutto il comparto penale. Dei poli omogenei di competenza, quindi, che aiuteranno anche gli avvocati.

Tre nuovi edifici risolveranno i problemi logistici

“Tre edifici interi nuovi e ristrutturati – ha aggiunto Lombardo – a disposizione degli uffici giudiziari credo che i problemi di Messina in tema di amministrazione della giustizia si dovrebbero risolvere definitivamente. Potremo lasciare tanti immobili in locazione che sono inadeguati, come abbiamo già fatto in via Malvizzi, che hanno un onere di spesa non indifferente”. In via Malvizzi c’erano le sezioni che adesso sono sistemate al terzo e quarto piano di via Capra.

Soddisfatta la presidente del Tribunale del Lavoro Laura Romeo, che per anni ha segnalato le condizioni di degrado della sede di via Malvizzi, dove erano violate tutte le norme base in tema di sicurezza. Indecorose le condizioni di lavoro per gli operatori, giudici e avvocati, ma anche per gli utenti. La soluzione non è stata alla fine la costruzione di un secondo Palazzo di giustizia per supportare l’insufficienza di Palazzo Piacentini, per il quale erano stati stanziati circa 17 milioni di euro disponibili dal 1995, ma una sorta di Palagiustizia diffuso, soluzione che riesce a trovare ormai concordi sia magistrati che avvocati. Le risorse sono state utilizzate per l’acquisto delle due ex banche di via Garibaldi.

Ci sono poi da affrontare i lavori di messa in sicurezza di alcuni locali di Palazzo Piacentini ma come dice Lombardo, non potranno essere imminenti. “Sono previsti – spiega – i lavori di ristrutturazione del piano seminterrato dove ci sono gli uffici del Gip e parte della Procura della Repubblica. Sono locali molto degradati, poi occorre anche una sistemazione del lucernaio. Ci vorrà del tempo perché noi proponiamo ma è il Ministero che deve decidere e finanziare”.

Da qualche anno l’Inps, come sottolineato dal direttore Minutoli, ha intrapreso un percorso sulla destinazione dei suoi locali che si è incrociato con quello degli operatori della giustizia messinesi, alla ricerca di luoghi idonei dove lavorare e offrire servizi ai cittadini. Esigenze diverse di due istituzioni ma con l’obiettivo comune di utilizzare il patrimonio pubblico nel modo più efficace risparmiando sui fitti passivi e restituendo dignità ai luoghi di lavoro.