MESSINA – Tra resistenza al cambiamento ed esigenze di commercianti e residenti prende il via quella “rivoluzione” che il Pgtu preannuncia nella mobilità messinese. “Vogliamo capovolgere il termine delle priorità, mettendo al centro il pedone e non l’automobile” è la linea d’indirizzo spiegata in più occasioni dal vice sindaco e assessore competente Salvatore Mondello, specie dopo l’approvazione in Consiglio del Piano del traffico.
Dopo il varo della delibera erano emerse una serie di preoccupazioni di comitati e associazioni dei commercianti, specie quelli del centro storico che lamentavano tra l’altro la mancanza di un loro coinvolgimento nelle scelte operate dall’Amministrazione nella redazione del Pgtu. In realtà sono stati promossi diversi incontri pubblici in questi anni dove confrontarsi e avanzare proposte. In ogni caso sia Mondello che il sindaco Federico Basile hanno precisato che il Pgtu è una cornice normativa che serve da una parte a rafforzare l’attività che è già in corso, come la realizzazione di parcheggi, gli acquisti di altri bus elettrici, la progettazione della Metropolitana del mare, l’incentivazione dell’uso della Metroferrovia; dall’altra a introdurre gradualmente un nuovo sistema fatto di trasporto pubblico, piste ciclabili, isole pedonali e Ztl.
“Nel centro della città in questo momento – ha rilevato Mondello – circolano un numero di auto quattro volte superiore rispetto ai parcheggi disponibili. Questo va cambiato, se vogliamo vedere una città europea e con una visione green. Bisogna aumentare il numero di isole pedonali e andare verso una direzione che metta al centro sempre di più il cittadino che vuole riappropriarsi di spazi vivibili”.
Isole pedonali e Ztl sono i temi su cui l’Amministrazione di turno si è sempre scontrata, soprattutto in Consiglio. Non è successo questa volta perché la maggioranza che il sindaco Basile ha in Aula è schiacciante e ha dato subito il via libera, malgrado le assenze, alla delibera del Pgtu. Ma l’Amministrazione vuole che i cambiamenti proposti siano accettati senza traumi da commercianti e residenti, ascoltando le loro richieste, a costo di rinunciare per il momento a stravolgimenti a cui forse non si è neppure strutturalmente preparati.
L’incontro in vista delle pedonalizzazioni del periodo natalizio con il comitato “Centro per il cittadino”, che rappresenta circa trecento tra titolari di negozi e residenti, è stato da questo punto di vista proficuo. “Abbiamo ascoltato i commercianti – ha detto il sindaco Basile parlando dell’incontro – e abbiamo fatto comprendere che il Pgtu non è rigido ma su esso si può dialogare per capire come pedonalizzare e rendere la città più vivibile”.
L’Amministrazione parla di un’area senza auto, per tutto il giorno, nella parte a valle del viale San Martino dall’incrocio con via I Settembre sino a piazza Cairoli, via Cannizzaro esclusa. La via I Settembre, invece, chiusa solo dopo le 20 per la movida. Il Comitato propone la porzione centrale del viale San Martino destinata ai pedoni e quelle laterali per le auto. Una soluzione che era stata avanzata in passato e che prevede una serie di verifiche tecniche che l’assessore Mondello farà nei prossimi giorni.
“Si dovrebbe partire l’8 dicembre – ha detto il sindaco – e proseguire per un mese. Da lì vedremo come andare avanti. Vogliamo creare non solo eventi attrattivi ma un sistema che faccia comprendere che l’isola va vissuta per passeggiare, fare shopping, fermarsi al bar o al ristorante”.
L’altra controproposta del Comitato prevede un limite orario alla pedonalizzazione con una chiusura omogenea del Viale e della via I Settembre, dalle 20 alle 6 del mattino. Questo era un punto cardine per Marco Bellantone, rappresentante del Comitato, per questioni legate alla fluidità veicolare: “Condividiamo che la chiusura alle autovetture ai non residenti – ha detto parlando della Ztl – scatterà non appena gli stalli per le auto presenti saranno completi. Questo permetterà che i flussi siano ugualmente garantiti. Nessun residente o commerciante di quelle aree è contrario a isole e Ztl, ma siamo stati contrari a una votazione di Pgtu senza che nessuna linea guida ci venisse rappresentata”.