Messina

Messina, dal sindaco Basile il punto sul primo anno di attività

MESSINA – Continuità amministrativa ma con la consapevolezza che le sfide dietro l’angolo bisogna affrontarle con una nuova energia. Portare a termine al più presto la procedura di Riequilibrio, non permettere lo “scippo” dei fondi del Pnrr e utilizzare le risorse ottenute, dal Pon plus al PinQua, la gestione dei cambiamenti programmati per la città, anche in chiave green, con la realizzazione del Ponte sullo Stretto, fare di Messina un’ambita meta turistica. Sono alcune delle direttrici cui l’Amministrazione, guidata da Federico Basile, guarda pensando al futuro della città e alla sua crescita economica, ma anche di immagine.

Il primo cittadino, che insieme ai suoi assessori ha illustrato in Aula consiliare il suo primo anno di mandato, ha fatto più volte riferimento al suo predecessore, Cateno De Luca: “Molti provvedimenti li abbiamo portati a termine, altri non potevano essere presi neppure in considerazione se non ci fosse stato un lavoro preparatorio dal 2018”.

E anche quando alcune decisioni sono sembrate andare in contrasto con la precedente Amministrazione, come l’assunzione di tre nuovi dirigenti mentre soltanto qualche anno prima De Luca ne aveva licenziati alcuni, accorpando Dipartimenti, in realtà si è seguito, come evidenziato da Basile, un percorso in cui era prevista la riorganizzazione della macchina amministrativa con un concorso avviato che prevede l’assunzione di 600 unità nell’organico di un Ente che ha poco più di mille dipendenti. “Ne aveva 1.800 quindici anni fa – ha detto il primo cittadino – e ne avrà 1.600 tra due anni insieme a nuovi dirigenti”.

Il tortuoso percorso del Piano di riequilibrio

Grande spazio Basile lo ha dato nella sua relazione al racconto del tortuoso percorso del Piano di riequilibrio, conclusosi con un lieto fine: “Non saremmo qui se il Piano non fosse stato approvato con ogni punto, virgola e appendice. Il Comune di Messina ha avuto questo documento approvato grazie alla rivoluzione portata avanti dal 2018 a oggi e senza alcun aiuto dello Stato come successo legittimamente per Palermo e Catania”.

Il Comune di Messina risultato il primo per capacità di spesa

Tra le deleghe del primo cittadino anche quella sul Reperimento dei fondi extrabilancio, in precedenza dell’ex assessore Carlotta Previti che tante risorse è riuscita ad attrarre, con il Comune di Messina risultato il primo per capacità di spesa. “Entro la fine di quest’anno – ha sottolineato Basile – l’Agenzia di Coesione sarà a Messina per l’evento conclusivo dell’attività di programmazione economica”. Il sindaco ha ricordato anche i progetti da realizzare con i 225 milioni di euro del Pon plus e i 150 milioni del PinQua.

E in tema di investimenti determinante è il dialogo con le istituzioni in vista della realizzazione del Ponte sullo Stretto. “A luglio – racconta il vertice dell’Amministrazione comunale – abbiamo incontrato l’ad della Stretto Spa, Pietro Ciucci, e da lì è nata un’interlocuzione che ci ha portati a Roma dove, con il vice sindaco Salvatore Mondello, abbiamo chiesto con forza che, al di là delle poltrone, ci fosse un coinvolgimento per sciogliere i nodi sulle interferenze che ci potrebbero essere con quanto stiamo cominciando a realizzare”.

Ogni assessore ha in un certo senso il suo “cavallo di battaglia”

In occasione della prima seduta di Consiglio dedicata ai dodici mesi di attività della Giunta, sono intervenuti anche buona parte dei componenti dell’Esecutivo, che hanno tracciato il loro bilancio. Anche in questo caso, come per l’intervento del sindaco, è emerso ciò su cui prioritariamente si è puntato: ogni assessore ha in un certo senso il suo “cavallo di battaglia”. Massimo Finocchiaro, assessore alle Attività produttive, Sport e Grandi eventi, ha parlato delle manifestazioni, sportive e musicali, che richiamano in città tanti visitatori e turisti, innescando un prezioso indotto economico. Ha quindi citato il successo degli eventi di questa estate per dimostrare che la strada intrapresa è quella giusta. Le Politiche energetiche sono state al centro del lavoro di Francesco Caminiti, con l’efficientamento degli edifici e il progetto di relamping con interventi realizzati al 90%. Di inclusione e azioni contro la povertà ha parlato Alessandra Calafiore, che tra i progetti a cui più tiene ha citato “Interpares” e il “Dopo di noi”. L’Informatizzazione dei servizi e la Lotta all’evasione ed elusione hanno tenuto banco nell’intervento di Roberto Cicala. Il “brand Antonello” per fare di Messina una città che coniuga cultura e turismo è stato protagonista delle parole di Enzo Caruso. Le politiche per combattere la dispersione scolastica e il Decentramento amministrativo hanno occupato lo spazio riservato a Pietro Currò.

Nelle prossime sedute di Consiglio, prima dell’avvio del dibattito, avranno spazio il vice sindaco Salvatore Mondello – con deleghe dalla Mobilità ai Lavori pubblici – e i presidenti delle partecipate.