MESSINA – La IV Commissione consiliare si è riunita nei giorni scorsi per discutere della “Ripresa economica delle Pmi agricole e agroalimentari nella provincia a fronte della crisi pandemica da Covid 19”. A discutere del tema, in relazione alle “Nuove opportunità di crescita e sviluppo sostenibile” sono stati Luigi Mondello, docente di Chimica analitica dell’Università degli Studi di Messina, la fiduciaria della Slow food Laura Gugliotta, Marzia Villari dell’Azienda Villaré e l’economista e amministratore unico della DigitalGreen Italia Vincenzo Fracassi.
Il presidente della Commissione Giovanni Scavello, su proposta del Consigliere comunale Giuseppe Schepis, ha puntato l’attenzione sull’impatto che la crisi economica causata dal Covid-19 sta generando nel settore agricolo e agroalimentare. Il lockdown, a partire da marzo 2020, i blocchi alle frontiere e le restrizioni nei trasporti hanno causato per le imprese messinesi ingenti perdite di fatturato, dunque di liquidità necessaria per avviare i nuovi cicli di produzione. Tali problematiche, insieme ad altre, quali la mancanza di sovvenzioni adeguate, la carenza di manodopera specializzata e i prezzi proibitivi imposti dalla Gdo, sempre più contaminata da prodotti stranieri, stanno mettendo a repentaglio il futuro di prodotti agroalimentari d’eccellenza che costituiscono elemento di peculiarità e unicità del territorio messinese.
Luigi Mondello ha informato la Commissione del cambio del fabbisogno alimentare causato dal Covid-19, che ha portato la popolazione mondiale ad un aumento dei consumi dei principi nutritivi, come le vitamine, che ad oggi sono difficili da reperire sul mercato. L’Ateneo messinese attiverà a breve un nuovo percorso di Agraria, determinando così la creazione di un grosso polo di riferimento, che consentirà agli studenti messinesi di non dover più emigrare verso altri Atenei per seguire un corso di studi nel settore agroalimentare. La Sicilia mantiene il primato italiano per numero di imprese agricole e la dotazione finanziaria stanziata dal Fondo europeo agricolo di sviluppo rurale che per la programmazione 2014-2020 è stata di circa 2 miliardi di euro. La provincia di Messina si è classifica agli ultimi posti per capacità di attrazione di tali finanziamenti, fondamentali per ripristinare ecosistemi economici connessi ad un’agricoltura sempre più messa a repentaglio dalla crisi pandemica. Basti pensare che dei 430 ettari di terreno coltivabile concessi dalla Regione Siciliana a imprenditori under 41, nessuno degli aspiranti giovani agricoltori messinesi ne ha beneficiato.
“Secondo l’ultimo censimento Istat – ha spiegato Fracassi – la provincia di Messina ospita 26.166 aziende agricole che impiegano 59.267 addetti, generando un valore aggiunto di quasi due miliardi di euro. A queste si sommano quelle appartenenti ai settori della trasformazione e commercializzazione agroalimentare. Sarebbe opportuno creare un polo di ‘Intelligence’ agroalimentare dove le imprese possono reperire, in maniera gratuita, consulenza da parte di professionisti altamente specializzati per quanto concerne la progettazione europea, competitività di mercato, attività di cooperazione settoriale ed internazionalizzazione. Per questo sarebbe auspicabile l’istituzione di una Zona economica speciale (Zes) nella provincia di Messina, che attiri investitori ed all’interno della quale ospitare il centro”.
“Slow Food – ha affermato la fiduciaria Gugliotta – è impegnata nella promozione di un progetto denominato ‘Orti in condotta’ che prevede un percorso di educazione alimentare e ambientale per le scuole, che coinvolge gli studenti, gli insegnanti e le famiglie”.
“Inoltre – ha aggiunto Marzia Villari – a Messina sono già stati avviati dei progetti di orti urbani situati nel centro città, che stanno riscuotendo un grande successo tra i cittadini”.
“La Commissione – ha concluso il presidente Scavello – ha ritenuto di rilevante importanza gli aspetti trattati dagli ospiti sulla tematica e per questo si è determinata in un aggiornamento della seduta, ampliando la platea degli interessati e dei settori da trattare”.