MESSINA – Riduzioni ed esenzioni sulla Tari rimandate al 2024 ed esplode la polemica politica, mentre restano le difficoltà per molti cittadini. L’amministrazione comunale ha destinato, per il 2023, 733mila euro del bilancio comunale per agevolazioni, secondo una graduatoria sul valore di Isee fino a 13.500 euro.
Agli uffici comunali sono giunte 8.816 domande di cui quasi il 50% cartacee, che per la lavorazione, cioè per il controllo dei documenti allegati di identità e Isee e per l’inserimento nel sistema di tutti i dati presenti nella domanda per stilare la graduatoria, “obbligherà il Comune a un dispendio di energie e risorse e, inevitabilmente, allungherà i tempi di erogazione della riduzione di oltre quattro mesi”.
Non è stato quindi possibile completare la graduatoria entro martedì 12 dicembre, giorno in cui sono state emesse le bollette di saldo 2023. A sottolinearlo è l’assessore con delega all’Evasione ed elusione tributaria Roberto Cicala, il quale ritiene non sia stato opportuno consentire la presentazione delle richieste anche in forma cartacea.
La proposta dell’amministrazione, infatti, prevedeva solo domande online attraverso la piattaforma, ma al momento dell’approvazione in Consiglio comunale è stato presentato un emendamento dall’opposizione che consentiva anche il formato cartaceo, “e questo, hanno ribadito i promotori, per venire incontro alle persone che non hanno dimestichezza coi servizi telematici”.
A votare in Aula l’integrazione sono stati 14 consiglieri di Pd, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Ora Sicilia, mentre hanno espresso parere contrario 12 esponenti del civico consesso che supportano l’esecutivo. La spaccatura durante l’elezione dei due vicepresidenti del Consiglio, che ha fatto perdere al sindaco Federico Basile nei mesi scorsi la maggioranza in Aula, comincia a produrre i suoi effetti mentre aumentano i malcontenti anche tra chi sostiene il primo cittadino. Il banco di prova sarà l’approvazione del consuntivo e consolidato, documenti finanziari arrivati martedì in aula.
“Sono inaccettabili le giustificazioni date al già preannunciato ritardo nello stilare le graduatorie”, dice Cosimo Oteri, consigliere di Forza Italia. “Con ogni probabilità l’assessore ha mal calcolato i tempi di consegna e il numero di domande che sarebbero pervenute agli uffici, sia in modalità cartacea che digitale. Il Consiglio comunale si è espresso a favore anche del formato cartaceo poiché doveroso venire in contro alle persone che non hanno dimestichezza coi servizi telematici, dunque senza usare alcuna forma discriminatoria, probabilmente l’assessore non conosce la realtà di molte famiglie messinesi, scrive di Caf che hanno aiutato i cittadini a compilare la domanda cartacea piuttosto che telematica, nessun Caf di Messina era autorizzato a farlo. Se il dipartimento è carente di personale l’assessore si faccia carico col proprio sindaco di provvedere ad un aumento di forze umane”.
L’assessore Cicala nella nota di risposta ricorda come nella proposta di delibera portata in Consiglio era stato previsto che le domande dovessero essere presentate attraverso una piattaforma digitale “per far sì che si arrivi celermente ad una graduatoria, che non vi siano errori, e aspetto altrettanto importante, che si attui un sistema di trasparenza assoluta”.
Il componente dell’esecutivo specifica ancora che era possibile delegare altro soggetto per chi sprovvisto dello strumento digitale, ad esempio uffici di patronato, parrocchie, Onlus, associazioni di volontariato, consulenti, commercialisti, parenti e amici.
“Purtroppo – continua Cicala – una parte del Consiglio comunale ha deciso che le domande dovessero essere presentate anche in maniera cartacea, contro ogni regola che invita i Comuni ad implementare ogni processo di digitalizzazione. Sia in seduta di commissione che di consiglio ho ribadito più e più volte che qualora le domande fossero state presentate in cartaceo, non si sarebbe potuto erogare il contributo di riduzione Tari nella bolletta di saldo 2023”.
Cicala, inoltre, esclude che si siano stati rilevati problemi da chi ha fatto la richiesta online: “La piattaforma non ha avuto disservizi, avendo ricevuto 4.516 domande, né il consigliere Oteri può accampare ipotetici possibili blocchi che le piattaforme digitali possono avere, perché è utile ricordare che è stato attivato anche un servizio di Help Desk telefonico a supporto della compilazione dei dati necessari”.
“Il Comune ha anche attivato da tempo uno sportello Spid che permette ai cittadini il rilascio fornendo la prima fase di autenticazione necessaria”, conclude l’assessore.