Messina

Messina e il traffico, la città si prepara a un mese complicato

Si apre un mese complicato per la viabilità nella Città dello Stretto, luogo di transito da e verso la Sicilia per chi sceglie l’auto per spostarsi. Si prevede un flusso intenso e nei prossimi giorni si terrà un vertice in Prefettura per coordinare le misure che saranno prese per gestire esodo e controesodo, che impatteranno inevitabilmente sulla mobilità cittadina. Convolte tutte le Forze dell’ordine, in particolare la Polizia municipale che in questi anni ha dovuto cambiare strategia a seconda delle criticità che emergevano sul territorio.

Messina. traffico e viabilità: l’intervento di Giovanni Giardina

“C’è stata una trasformazione – ha recentemente spiegato al QdS il comandante Giovanni Giardina – c’è qualche arteria in più, ma rimane il traffico leggero, quello creato dalle auto che devono imbarcarsi, che è aumentato. Ci siamo inventati dei correttivi per ridurre al minimo i disagi per la città nel periodo estivo, distribuendo su più strade il carico della circolazione”.

L’attesa del 9 agosto per l’operatività dei tratti attualmente chiusi

Quest’anno ci sarà anche il viadotto Ritiro a dare respiro. Ne sono sicuri i vertici della Regione che hanno proprio sottolineato come l’infrastruttura “garantirà una normale circolazione veicolare in un periodo di intenso traffico come il mese di agosto”. Malgrado l’inaugurazione del tratto con lavori conclusi, in realtà bisognerà attendere il 9 agosto per la piena operatività con viabilità scorrevole, senza quei restringimenti che continuano a creare problemi agli automobilisti. Sono gli oltre due chilometri che vanno dalla galleria Telegrafo al tunnel Baglio e poi sulla carreggiata opposta dove, anche se non c’è più il doppio senso di circolazione, si viaggia per oltre 4 km sempre su una sola corsia. Servono ancora interventi e tra questi quelli per completare la segnaletica, rifare l’asfalto e posizionare barriere definitive.

Messina, investimento da 68 milioni di euro: l’intervento di Patti

I lavori sono stati realizzati dalla Toto Costruzioni Generali e sono costati complessivamente 68 milioni di euro, dei quali 51 milioni a carico del bilancio del Cas, 14 milioni finanziati dalla Regione con fondi a valere sulla programmazione Fsc 2014-2020 e 3 milioni a carico dello Stato.

“Un’opera costata molto ai messinesi – ha sottolineato Pietro Patti, segretario generale della Cgil di Messina – in termini di disagi e tempi infiniti. Dopo dodici anni tra iter e lavori non c’è nulla da festeggiare: è un’opera importante per la provincia di Messina e per l’intera regione, snodo strategico per la mobilità viaria della Sicilia orientale, ma la sua messa in sicurezza è costata quasi 30 milioni in più rispetto ai 43 iniziali dell’aggiudicazione”.

“Tra gallerie fatiscenti e tratti autostradali ancora dissestati – ha aggiunto Patti – i costi sociali ed economici da sostenere sono ancora alti. Lo stesso Cas afferma che per sistemare tutte le infrastrutture stradali gestite dall’Ente regionale occorrono 3,2 miliardi di euro”.

La proposta di Ivan Tripodi e il pensiero di Federico Basile

Anche Ivan Tripodi, segretario generale della Uil, ha spiegato di non condividere alcuni toni trionfalistici utilizzati durante l’inaugurazione, ricordando il grande apporto dato dalle pressioni del sindacato affinché il viadotto non rimanesse un’incompiuta, e l’impegno dei lavoratori”.

Tripodi ha poi rilanciato ancora la proposta di intitolare il viadotto a Salvatore Ada, lo sfortunato operaio, delegato della Feneal Uil, che il 12 ottobre 2021 morì mentre adempiva al suo dovere proprio nel cantiere del Ritiro.

Neppure il sindaco Federico Basile ha espresso particolare voglia di esultare. “Mi auguro – ha affermato – che questa consegna sia da monito per accelerare tutte le opere che sono in corso, ma anche per riattivare quelle che non sono state ancora avviate come la rampa di collegamento con il viale Annunziata. Se c’è qualcuno a cui dobbiamo esprimere la nostra gratitudine è sicuramente la cittadinanza di Messina, che ha subito i ritardi della politica e della burocrazia. Arriverà il giorno in cui anche in Sicilia i lavori che in altre regioni vengono completati in tempi normali saranno svolti regolarmente. L’esempio del viadotto Ritiro o della galleria di Letojanni, con tempi davvero inaccettabili, è un chiaro segnale che qualcosa non ha funzionato e deve essere un monito alla politica a cambiare passo”.

Traffico Messina, dal 29 luglio al 15 settembre nuovi collegamenti

Tornando al traffico, servizi migliori si prospettano sul fronte dell’attraversamento dello Stretto. Dal 29 luglio e fino al 15 settembre, infatti, Bluferries, società del Polo logistica del Gruppo FS, ha attivato nuovi collegamenti fra Villa San Giovanni e Messina Porto Storico, dedicati a viaggiatori e turisti che arrivano o partono dalla Sicilia. In tutto saranno 32 le corse: 16 verso Villa San Giovanni e altrettante verso Messina Porto Storico, che permetteranno in trenta minuti di muoversi nello Stretto con autovetture, camper, roulotte, motoveicoli. La prima partenza è prevista alle 7,45, l’ultima alle 22,30 per entrambi i porti. Le corse al Porto Storico si affiancano alle sedici coppie di corse che invece uniscono Villa San Giovanni e il porto di Tremestieri, in cinquanta minuti, dedicate prevalentemente al gommato pesante.