MESSINA – “Il nostro progetto di città va avanti”. Una frase che racchiude la soddisfazione del sindaco Federico Basile all’indomani dell’approvazione del Rendiconto di gestione esercizio finanziario 2022 con il disavanzo di amministrazione e del Bilancio consolidato che unisce i documenti contabili del Comune e di tutte le partecipate.
“Grazie al voto favorevole del Consiglio comunale – ha detto Basile – abbiamo potuto portare in discussione alla Cosfel (Commissione stabilità finanziaria per gli Enti locali) il Piao (ex Fabbisogno triennale del personale) per effettuare le stabilizzazioni già previste dei vigili urbani, il concorso per nuovi vigili e l’assunzione delle 341 posizioni già bandite”.
E poi il ringraziamento ai consiglieri perché “al di là delle posizioni di maggioranza e opposizione hanno dimostrato un grande senso di responsabilità nei confronti della città”.
Nei giorni scorsi il primo cittadino aveva chiesto un’approvazione rapida affinché si potessero rispettare i termini per l’invio dei documenti al ministero dell’Interno prima dell’ultima riunione dell’anno. Il Consuntivo e il Rientro erano all’esame dei consiglieri in Commissione da alcune settimane, per il Consolidato, invece, l’approvazione in Commissione era arrivata solo qualche giorno prima della seduta straordinaria di martedì. Non tutti poi avevano accettato la richiesta di rinuncia ai termini per l’esame del consuntivo, solo FdI oltre la maggioranza, ed è stato il commissario ad acta a calendarizzarla oltre il ventesimo giorno dalla presentazione.
Non era scontato il via libera in Aula vista la spaccatura nella maggioranza e alla fine sull’esito ha pesato il voto favorevole di Ora Sicilia e l’astensione motivata dei consiglieri di Fratelli d’Italia, che hanno chiesto che sulle tariffe per i servizi a domanda individuale possa esserci una riduzione a cominciare dalle mense scolastiche.
Un passaggio necessario, quello dell’approvazione del Consuntivo, per incrementare, una volta che il Ministero ha dato il suo via libera, l’organico con in particolare la stabilizzazione di 46 vigili urbani e l’assunzione di altri 100 nel 2024. L’importanza di avere più agenti di Polizia municipale in strada l’ha sottolineata in questi giorni il nuovo comandante Maurizio Cannavò, dopo le osservazioni di alcuni consiglieri sull’ordinario caos che regna in città tra doppie e triple file, stalli per disabili occupati, auto nelle piste ciclabili, invasione di moto nelle corsie preferenziali, ambulanti abusiv: “Poca disponibilità di uomini, in strada può operare meno della metà dell’organico. Con queste risorse non riusciamo a coprire tutto ma dobbiamo essere visibili. Messina è una città particolare, attraversata dal flusso di mezzi che attraversano lo Stretto, bisogna modificare qualche strategia”.
Non soltanto vigili, però, per portare avanti quel progetto di città di cui parla Basile. “Abbiamo 900 dipendenti a fronte di una pianta organica di 1400 – ha detto il primo cittadino – e i pensionamenti sono continui. È un Comune che sta invecchiando e che ha bisogno di impostare il lavoro in maniera differente dal passato. L’arrivo di forze fresche sarà anche un supporto e uno stimolo per chi già fa pare dell’organico”.
Da decenni non si faceva un concorso a Palazzo Zanca e a quello che ha spezzato l’incantesimo, bandito un anno fa e che porterà all’assunzione di circa 600 persone, hanno preso parte oltre 26 mila candidati. Per alcune figure l’iter si è concluso e i primi contratti potrebbero essere firmati prima della fine dell’anno.
È diventata definitiva la graduatoria per l’ammissione in servizio dei 25 nuovi funzionari contabili per colmare le lacune negli uffici impegnati nella preparazione delle attività amministrative e tecniche della nuova programmazione europea e statale. Dovrebbero diventare definitive nei prossimi giorni anche le graduatorie per i cinque avvocati che faranno da supporto ai tre legali rimasti al Comune, quella per i sette posti di istruttore contabile. Il grande numero di concorrenti in qualche caso non ha garantito la copertura dei posti disponibili come per i 50 istruttori amministrativi per i quali con 12 mila 500 domande presentate era stata la parte di concorso più partecipata. La preselezione aveva ridotto a meno di 300 i candidati che poi hanno affrontato lo scritto superandolo in 74, ma alla prova orale non si sono presentati in 14 e alla fine solo 42 sono risultati idonei.