Infrastrutture

Viadotto Ritiro, siamo agli sgoccioli: a luglio prevista la fine dei lavori

Il viadotto Ritiro è stato ufficialmente completato. Questa la principale notizia confermata da parte della Toto Costruzioni, il colosso abruzzese che si è occupato degli interventi della messa in sicurezza di uno dei passaggi più delicati del tratto autostradale della A20 Messina-Palermo. A quasi otto anni di distanza, dunque, il viadotto Ritiro tornerà a breve percorribile nella sua interezza. Prima della riapertura al transito veicolare, saranno necessarie le prove di carico degli impalcati e tutta una serie di verifiche che consentiranno poi di arrivare al via libera definitivo. Entro un mese i messinesi potrebbero veder finalmente scritta la parola fine su un incubo cominciato nel 2016 e che abbiamo a più riprese raccontato in tutti i suoi stand-by dalle pagine del Quotidiano di Sicilia.

Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI

Viadotto Ritiro, la ricostruzione

L’opera del viadotto Ritiro ha radici lontane nel tempo e ha segnato la storia recente della tangenziale nord di Messina.  Lo scorso marzo era stata varata anche la seconda e ultima trave presente nella parte finale dell’impalcato, un passaggio necessario per completare l’appoggio lato monte sul viadotto che sovrasta lo svincolo del viale Giostra, sulla tangenziale nord di Messina.

Nei giorni scorsi, invece, si è proceduto con l’unione del viadotto Ritiro alla rampa di uscita dello svincolo di “Giostra-Annunziata“, un’altra delle incompiute messinesi. Adesso anche la carreggiata in direzione Catania è stata realizzata, ultimando i passaggi mancanti alla conclusione dell’opera portata a compimento nonostante gli intoppi che hanno ritardato il progetto negli anni.

Viadotto Ritiro, parla la Toto Costruzioni

“Giovedì scorso è stata gettata l’ultima soletta di cemento e nell’ultima comunicazione al CAS, la Toto ha proposto di effettuare le prove di carico tra il 30 giungo e i primi giorni di luglio. Ora il cemento gettato deve maturare per 28 giorni (tempo tecnico per legge, ndr) prima di effettuare appunto le prove”, ha confermato proprio il colosso abruzzese ai microfoni del Quotidiano di Sicilia.

“Nel frattempo, le maestranze della Toto provvederanno a completare le ultime operazioni come l’impermeabilizzazione, l’asfalto, la posa delle barriere e il tracciato della segnaletica. Una volta che il viadotto sarà consegnato e concluse le prove di carico, la gestione della viabilità ovviamente spetterà al CAS”, ha aggiunto ancora la Toto.

Le prossime settimane saranno dunque utili per ultimare lavori minori sulla carreggiata e per le necessarie prove di carico alle quali dovrà essere sottoposto il viadotto. In caso di assenza di intoppi, l’opera dovrebbe ufficialmente riaprire al traffico tra la terza e la quarta settimana di luglio, scongiurando così un’altra estate da incubo per abitanti e i tanti turisti che sbarcheranno in Sicilia.

La reazione dal Comune di Messina

Sulle tempistiche delle prove di carico non ha notizie però il Comune di Messina, che per conto del vicesindaco Salvatore Mondello fa sapere di “non essere stato informato né di essere stato contattato”. Per il Comune sarà poi necessario comprendere se l’incubo degli automobilisti che percorrono l’autostrada Messina – Palermo sarà risolto del tutto o solo in parte.

In questo caso si fa riferimento al bypass “Baglio”, realizzato nei pressi dello svincolo di Giostra – Annunziata per consentire al traffico proveniente da Palermo di proseguire sulla carreggiata del viadotto già completata, quella lato valle. Un incubo, però, per chi l’autostrada la imbocca proprio dallo svincolo di Giostra ed è obbligato a uscire a Boccetta, seguire un serpentone che nelle ore di punta supera anche i 30 minuti di attesa, prima di rientrare a immettersi di nuovo in autostrada e proseguire in direzione Catania. Anche per questo il Comune non è stato ancora aggiornato, con Mondello che ritiene sarà necessario passare attraverso una riunione del Cov in Prefettura.

Il Cas: “Cronoprogramma pienamente rispettato”

Su questo tema interviene ai nostri microfoni in anteprima il direttore generale del Consorzio Autostrade Siciliane, Calogero Franco Fazio, che conferma tutte le tempistiche: “Il cronoprogramma è stato pienamente rispettato. A fine mese dovrebbero iniziare le prove di carico, mentre si procederà con la definizione dei dettagli della pavimentazione stradale. Dalla settimana prossima finiranno di montare le barriere di protezione laterali e a fine mese saranno necessari 3 o 4 giorni per ultimare le prove di carico”. Solo in seguito, spiega Fazio, “si procederà con le operazioni di collaudo e poi con la relazione definitiva ultimata dal direttore dei lavori. Tra l’ultima e la penultima settimana di luglio riapriremo finalmente il viadotto”.

Il bypass “Baglio” opera provvisoria ma complessa nella sua realizzazione, verrà mantenuta per eventuali situazioni di emergenza perché “demolirla sarebbe uno spreco di denaro, ma sarà chiusa e si tornerà alla normale fruizione anche delle gallerie”. Una fase che richiederà un ulteriore sforzo per la viabilità autostradale con la chiusura “tra quattro e sette giorni dello svincolo di Boccetta in entrambe le direzioni”.

Quest’ultimo passaggio sarà necessario per ripristinare la normale percorribilità stradale per chi proviene da Palermo, attraverso lo svincolo di Giostra – Annunziata, ed è oggi costretto al serpentone dell’uscita obbligatoria a Boccetta. “Gli operai stanno lavorando alacremente e – spiega Ivan Tripodi, segretario generale della UIL Messina – siamo soddisfatti per il rispetto delle scadenze che erano state prese e rispettate sul saldo degli stipendi”.

Le cifre

Saldo che dovrà invece essere completato proprio dal Consorzio della Autostrade Siciliane nei confronti della Toto Costruzioni: “I lavori sono stati pagati del tutto – aggiunge Fazio – ma ci sarà l’ultima tranche a consegna dei lavori perché ci sono 5 milioni di riserve che sono state riconosciute dal collegio consultivo tecnico nei confronti dell’azienda. Stiamo già sottoscrivendo l’accordo con la Toto per dilazionare i pagamenti”.

Circa 43,5 milioni di euro dell’appalto più ulteriori 5 milioni di euro di riserve che portano la somma complessiva a quasi 50 milioni di euro per un’opera che, dalla consegna dei cantieri, nel 2015, sarebbe dovuta essere realizzata in 2 anni e 4 mesi. A distanza di quasi 9 anni dalla data di inizio – mai rispettata – la luce in fondo al tunnel dovrebbe finalmente intravedersi.